Cosenza, la protesta de “Le mamme di Gaia”

Protesta, ieri mattina, davanti alla sede Asp di Cosenza da parte dell’associazione “Le mamme di Gaia”, nata per la difesa dei diritti dei bambini del centro di neuropsichiatria infantile e di riabilitazione dell’età evolutiva di contrada Lecco di Rende.

Nel centro, che si prende carico di diversi tipi di disabilità, adesso mancano delle terapiste, visto che 13 su 15 sono assunte con contratto a tempo determinato, ma non tutti i contratti sono stati rinnovati. C’è dunque un notevole rischio per i servizi, che non sono più assicurati. Una delegazione dei genitori dei bambini curati nel centro è stata ricevuta da funzionari dell’Asp.

“Le Mamme di Gaia” ci avevano anche inviato una lettera in redazione.

“Le Mamme di Gaia: per i bambini di contrada Lecco” hanno organizzato un sit-in di protesta contro la decisione dell’Asp di chiudere due contratti a tempo determinato a fronte di un solo rientro a orario ridotto presso il Centro di Neuropsichiatria Infantile e Riabilitazione dell’età Evolutiva di contrada Lecco a Rende.

Ciò implica che bambini già provati da differenti tipi di patologie e spesso difficilmente adattabili (si pensi agli autistici) saranno costretti a riambientarsi e ricostruire un rapporto fiduciario già consolidato.

A fronte di una lista d’attesa che tocca i 200 bambini e ha una durata media di 2 anni e dell’urgenza di un intervento tempestivo la decisione appare quanto meno beffarda….. noi mamme di gaia chiediamo solidarietà e indignazione di fronte ad una chiara ingiustizia nei confronti di bimbi e famiglie già provate… aiutateci ad aiutarli…. nessuno deve rimanere indietro”. 

Oggi arriva la solidarietà del Partito Comunista.

Riteniamo inaccettabili i tagli ai fondi al Centro di Neuropsichiatria Infantile e Riabilitazione dell’età Evolutiva di Rende effettuati dalla Regione targata PD. Due terapiste non vedranno rinnovato il contratto di lavoro e oltre 20 bambini perderanno il diritto alle cure gratuite, obbligando il loro genitori a ricorrere a costose cure private, senza contare tantissimi altri che sono in lista d’attesa per riceverle.

Le Istituzioni compiono ciò senza vergogna, soprattutto se si considera che la Regione regala ogni anno milioni di euro di finanziamenti alle cliniche private, che solo a Cosenza sono almeno 7! I fondi per la sanità ci sono, ma è una chiara volontà politica quella di regalarli agli amici degli amici piuttosto che tutelare la salute dei più deboli.

Sosteniamo dunque la protesta delle “Mamme di Gaia” e chiediamo che i fondi per la sanità privata vengano immediatamente destinati alla sanità pubblica, che nella nostra terra è ormai al collasso, e alla Neuropsichiatria Infantile.