Cosenza, maladepurazione. Alfonso Gallo ha iniziato il “licenziamento collettivo” dei dipendenti. Qualcuno può o vuole fermarlo?

Alfonso Gallo

Quanto sta accadendo nel settore della depurazione delle acque reflue a Cosenza e Rende è semplicemente vergognoso. Il gestore privato Kratos, che agisce con l’avallo del Consorzio Valle Crati e a questo punto dobbiamo pensare anche dei Comuni di Cosenza e Castrolibero, sta procedendo al licenziamento dei dipendenti senza preavviso.

Il deus ex machina di Kratos è il famigerato Alfonso Gallo, vicino a settori molto opachi dello stato, uomo cinico e vendicativo, che privato dei finanziamenti e degli affari promessi, insieme ai suoi scagnozzi Maximiliano Granata e Bruno Gualtieri ha avviato un’opera che è appena all’inizio.

Tutti i dipendenti di Kratos, con sede operativa a Cosenza, nonché ex dipendenti del Consorzio Valle Crati, verranno licenziati per essere sostituiti con nuovo personale proveniente da altre società di servizi. Un vero e proprio “licenziamento collettivo” camuffato da singoli licenziamenti distanziati nel tempo per evitare l’intervento del Prefetto. Ed è così che sono stati licenziati i primi dipendenti Stefania Barbuto e Mario De Rose che rappresentano i dipendenti storici di Valle Crati prima, per poi passare a Geko e poi a Kratos, le due società di Gallo. Licenziamenti avvenuti senza alcuna motivazione giuridica valida.

Ma l’operazione “svuotamento del bacino” degli ex lavoratori Valle Crati e oggi di Kratos non finisce qui, è solo una questione di tempo. E una domanda nasce spontanea: il Prefetto, il Presidente della Regione Calabria, i sindaci di Cosenza e Castrolibero e soprattutto i sindacati cosa fanno? Perché nessuno vuole fare intervenire la magistratura per fermare questa truffa?

Tutto nasce da quel maledetto project financing da 35 milioni di euro svanito nel nulla che doveva rappresentare una soluzione per le comunità in infrazione comunitaria, nonché una boccata d’ossigeno per tanti lavoratori passati in Kratos: una speranza trasformata in un incubo per tanti lavoratori a causa del naufragio del project financing.
Una responsabilità del trio Gallo/Granata/Gualtieri, che non hanno nessuno scrupolo per i lavoratori.
La Regione Calabria, intanto, non ha rinnovato la convenzione con il Consorzio Valle Crati per il project financing che è così passato in capo a Sorical ed è paradossale con una grande componente di cattiveria licenziare alcuni dipendenti che a breve dovrebbero essere assorbiti da Sorical. E la politica locale, regionale e nazionale sta muta mentre le procure calabresi, al servizio della malapolitica e dei potenti, fanno inta di nulla, anche se frequentano personaggi impresentabili e licenziano le persone come se fossero pacchi postali. Una deriva vergognosa.