Io, a 63 anni, a rischio di licenziamento dalle cliniche San Bartolo, il 4 dicembre scendo in piazza per dire no allo sblocco dei licenziamenti.
Il 4 dicembre, per il No Draghi Day, scenderanno in piazza anche i lavoratori a rischio licenziamento delle cliniche San Bartolo e Misasi, i quali dopo aver trascorso l’ultimo anno e mezzo in cassa integrazione, oggi rientrano negli esuberi individuati dalla società iGreco nelle cliniche San Bartolo e Misasi.
“Per me il licenziamento è una tragedia, basti pensare che ho 63 anni e sono divorziato, per cui devo dare gli alimenti alla mia ex moglie. E’ più di un anno che sono in queste bruttissime condizioni economiche: mi devono spiegare iGreco, come posso riuscire a sopravvivere in questa situazione. Come ci sono io, ce ne sono molti altri. Non voglio piangere eh, però vi posso garantire che è drammatico, perché io pago tutto, pago luce, pago l’acqua, pago l’affitto. Mi devono spiegare come faccio con 600 euro, quando mi è andata bene con la cassa integrazione, come si fa a vivere: togli gli alimenti, togli le spese… mi devono dire cosa devo fare! Devo prendere una pistola e spararmi? Questo si chiama accanimento, accanimento del governo e di chi oggi vuole licenziarmi”.
Lunedì 6, continuerà la trattativa tra i sindacati e la società iGreco, finalizzata ad evitare i licenziamenti e a ricollocare i lavoratori che, stando alle valutazioni aziendali, risultano in esubero.