Cosenza, perché l’Azienda Ospedaliera paga ancora Dorina Bianchi?

Abbiamo analizzato nei giorni scorsi la scheda riguardante le retribuzioni dei medici in servizio presso l’ospedale dell’Annunziata relativa all’anno 2019. La scheda in pdf è consultabile e scaricabile dal sito dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Da una attenta lettura dell’elenco dei nomi e dei relativi compensi di tutti i medici e dei dirigenti che prestano servizio nell’azienda, abbiamo notato un nome che ha fatto molto discutere, quello cioè di Dorina Bianchi.

Nel 2019 l’ex parlamentare riceve, in relazione al 2018, circa 600 euro di retribuzione di risultato (raggiungimento degli obiettivi assegnati). Per cosa, ci chiediamo, visto che in ospedale non la si vede da oltre 15 anni? Ma chi, vorremmo sapere soprattutto, ne ha valutato positivamente i risultati?
Facciamo un ragionamento semplice semplice: se la dottoressa ed ex parlamentare Dorina Bianchi, neuroradiologa, ha percepito dei compensi, come si legge nella scheda retribuzione dei medici in servizio del 2019, questi sono stati erogati in base ad una scheda valutativa compilata dal primario del reparto di Neuroradiologia dell’ospedale di Cosenza, visto che la Bianchi era in servizio in questo reparto negli anni passati. A che titolo, ci si chiede, le hanno potuto elargire dei compensi se in ospedale nessuno la vede da moltissimo tempo? Sarà risultata per qualche mese a carico dell’Ao di Cosenza? Quando?

Ciò che sappiamo è che l’ex ministro della sanità Lorenzin, pochi giorni prima di andar via dal Governo, le diede un incarico al ministero dove rimase per un periodo di tempo. In seguito, magicamente, la ritroviamo all’IFO di Roma, che è un IRCSS, già nei primi mesi del 2019. Per lavorare lì, però, pare si debba superare un concorso o, in alternativa, accedervi per trasferimento. In questo caso, serve il nulla osta del suo primario attestante che nel reparto di Cosenza di Neuroradiologia si può fare a meno di una unità medica. Con la carenza cronica di personale all’Annunziata risulta inverosimile che le abbiano consentito di trasferirsi, infatti sono tanti i medici ospedalieri che chiedono trasferimenti, ma rimangono al loro posto perché non hanno santi in paradiso. Tornando a Dorina, il suo ex primario compila una scheda di valutazione in cui avrebbe dovuto scrivere “non valutabile” per il fatto che nessuno l’ha vista in servizio negli ultimi anni, invece le fa prendere i soldi per la produttività (quale?) e l’autorizza ad andar via, a trasferirsi altrove con le carenze che abbiamo. O forse si è licenziata? In attesa di avere risposte, ringraziamo l’Azienda Ospedaliera per gli sprechi e per i disservizi quotidiani.