Cosenza prigioniera: “Fermate il delirio di onnipotenza di Occhiuto”

Da sei mesi Cosenza è prigioniera di un sindaco che ha chiuso illegalmente il viale di scorrimento veloce della città, chiudendola in un imbuto e lasciandola in balia del traffico. Da tempo ormai la soglia della sopportazione è finita e ora c’è anche una sentenza del Tar che ordina a questo soggetto di riaprire il viale. Giorno dopo giorno, in tutti questi mesi, sui social, anche persone notoriamente pacate e sobrie, stanno perdendo la pazienza e non le mandano a dire a questa sottospecie di amministratore che ha perso il senso della misura e della realtà. Di seguito, qualche parere che semplifica la “carogna” di migliaia e migliaia di cosentini. 

Adolfo Castiglione Ormai si è superata la soglia della pazienza. Per fare 1 km e mezzo ci ho messo 45 minuti… e non mi si dica che bisogna camminare a piedi, perché se devi comprare un qualsiasi cosa di ingombrante di certo non te lo puoi caricare sulle spalle!!!! Boh… non capiscono che non abbiamo arterie alternative tali da poter pedonalizzare metà città.

Marica Grandinetti Si che fa bene camminare, ma io sono incinta di otto mesi e oggi per non prendere la macchina ho dovuto fare chilometri a piedi, e questo non è giusto: è da sentirsi male.

Marella Burza Funziona così: sei incinta? chissenefrega devi andare a piedi. Sei anziana? Chi se ne frega devi andare a piedi. Hai un handicap? Chi se ne frega devi andare a piedi. Lavori tutto il giorno da una parte all’altra della città? Chi se ne frega devi andare a piedi. Hai figli da portare in tanti posti dislocati per la città? Chi se ne frega devi andare a piedi. Ma che bel parcooooooo! Certo una 20enne senza figli, genitori, impicci, lavoro e impegni di qualunque genere può passeggiare tutto il giorno. Questa è la nuova idea di città: fuori dal tempo e dai tempi.

Gianfranco Calomeni Oggi pomeriggio sono andato a prendere un medico legale a via 24 maggio traversa Duca degli Abruzzi, per andare a Spezzano Sila. Di solito prendevo subito da via Popilia o a salire per la strada del cimitero. Oggi con la chiusura, sono dovuto arrivare a via Popilia dalle scuole superiori… e per arrivarci non puoi capire!

Matteo Florio Prima di prendere determinate decisioni, in materia d trasporti e logistica, bisognerebbe conoscere il territorio, le abitudini d chi lo vive e, non per ultimo, le loro esigenze e la loro educazione.
In città, ad esempio, in pochi usano lo scooter e i mezzi pubblici mentre si contano sul palmo di una mano chi usa la bicicletta o va a piedi.
Questo è si collegato alla nostra “flemma” ma anche al territorio.
Ad esempio, nessuno dice nulla circa i soldi pubblici già spesi da questa amministrazione per la creazione della pista ciclabile cittadina che è subito diventata una “incompiuta”. Inoltre, l’unica vera zona ciclabile (viale parco), per anni ha subito un utilizzo improprio da parte dei cittadini e degli “atleti”.!
Io sono pro metro ma ne divento contro quando penso a chi gestirà le risorse per la realizzazione dell’opera pubblica.

Vittorio Lombardi Che Dio ce la mandi buona!!! Questo succede quando chi ti circonda, schiavo, lecchino o pusillanime ti fa credere che sei una divinità infallibile.
Invece Mario (che è persona intelligente ed a tratti geniale) era ed è un cavallo pazzo che andava tenuto a freno.
Ma chi avrebbe avuto il coraggio di farlo, di fargli da contraltare o di farlo ritornare normale da un delirio di onnipotenza? Nessuno.
E sapete perche?
Perché a Cosenza gli uomini liberi si contano sul palmo di una mano.
E lui (che ripeto non è un fesso), ha ritenuto che tutto fosse possibile senza nessuno che gli facesse da contraltare.
Io penso che queste scelte nefaste gli produrranno solo antipatie ed inimicizie.
A me francamente dispiace perché il tipo (sempre tenuto a bada come un cavallo pazzo) avrebbe potuto fare migliori cose per la città. 

Marina Geva Il blocco delle auto nel perimetro del centro di Cosenza è pura follia. NON È UNA METROPOLI…Purtroppo il sindaco ha perso di vista la realtà oggettiva di questa città. Per la sua idea visionaria il traffico è diventato insostenibile… impiego 40 minuti per una breve distanza… con lo stesso tempo mi sposto da p.zza di Spagna all’Eur… forse impiego anche meno…e sto parlando di Roma !!! C’è chi ha comunque necessità di spostarsi in macchina ma non dovrebbe trovarsi quotidianamente nel caos più totale…purtroppo non ha trovato soluzioni “intelligenti” nel realizzare una città verde, nel RISPETTO di TUTTI i cittadini. 

Giuseppe Cirò In TUTTO IL MONDO prima di chiudere pezzi di strade per creare spazi pedonali che ( forse) nessuno utilizzerà, aumentare il traffico, far crescere l’inquinamento, mettere in difficoltà i mezzi di soccorso,
SI REALIZZANO:
1) stazioni di trasporto e grandi aree parcheggio “scambiatori” alle porte della Città (non in centro) con stazioni dei Pullman (non in centro) e bikesharing; 2)strade e percorsi alternativi per agevolare spostamenti con l’area urbana dov’è non esiste un sistema di trasporto unico; 3) si realizzano reti (e servizi) efficienti di trasporto pubblico urbano con corsie preferenziali e con “infopaline” informatizzate alle fermate e con “tempi ridotti e certi delle corse”;
A Cosenza LORO hanno fatto il contrario: LORO hanno realizzato il più grande parcheggio a pagamento al centro della città; LORO hanno lasciato la stazione dei pullman al centro della città; LORO chiudono il centro alle auto così la gente per prendere pullman e parcheggiare è costretta a “volare; LORO chiudono pezzi di strada che collegano gli ospedali all’area urbana e NON ESISTE un trasporto pubblico che garantisca corse numerose e tempi certi.
LA PAURA DI AMMETTERE D’AVER SBAGLIATO NON PUÒ CONTINUARE ROVINARE UNA CITTÀ. MA DOPO L’ERRORE C’E’ CHI PERSEVERA!