Cosenza, quel Grande Gruppo che ci è rimasto nel cuore (di Luigi Simoni)

Il Cosenza 1988-89. Da sinistra in piedi: Simoni, Caneo, Lucchetti, Lombardo, Marino, Castagnini. Accosciati: Padovano, De Rosa, Galeazzi, Urban, Bergamini

di Luigi “Gigi” Simoni

ex portiere Cosenza Calcio

Oggi 29 anni fa (18/06/1989) ore 18,30 circa dopo Taranto-Cosenza 0-1 mi sfilavo per l’ultima volta la mia maglia dei Lupi. Avevo deciso anzi avevamo deciso che solo la serie A avrebbe fatto sì che quel Grande Gruppo rimanesse unito per battagliare contro le Grandi Squadre italiane.

Il collante di quel Gruppo si chiamava Bruno Giorgi e forse la conquista della serie A lo avrebbe fatto recedere dalla sua decisione di andare alla Fiorentina, il Mister AMAVA quel Gruppo sempre pronto a lavorare senza mai tirarsi indietro ubbidendogli ciecamente, un Gruppo fatto da Ragazzi che erano cresciuti e che venivano dalla “strada” affamati di vittorie e Gloria e qualche “vecchio” che ci indicava la strada.

FOTO DI FRANCESCO ARENA

Mentre mi sfilavo la maglia come al replay mi passavano per la mente i 5 anni vissuti a Cosenza, il primo durissimo, difficilissimo dove ero arrivato anche ad “odiare” il Grande Ferro (Tonino Ferroni, l’uomo a cui devo tutto) per le continue sollecitazioni a cui mi sottoponeva senza mai giocare. Ma – come dico a tutti – è stato l’anno più importante della mia carriera dove ho capito cosa voleva dire professionismo, dove le “sofferenze” mi hanno reso caratterialmente invincibile, poi gli altri 4 anni FANTASTICI costellati di risultati personali e di squadra culminati dalla vittoria del Campionato e la cavalcata in B e da AMICIZIE IMMENSE che poi erano il segreto di tanti successi.

Quella domenica di 29 anni fa nello spogliatoio c’era sì la gioia di chi aveva fatto un qualcosa di incredibile e sfiorato di un nulla una promozione che avrebbe avuto del MAGNIFICO… ma sopratutto c’era la consapevolezza e la tristezza che da li in poi non avremmo più potuto gioire ed abbracciarci come SOLO noi facevamo.Mi sarebbero mancati i dammi il 5 di Claudio Lombardo prima di ogni singola partita, le strette di mano a braccio di ferro per infonderci forza e coraggio con Berga, i colpi di petto con Ugo e Gale, i “mi raccomando Gigi chiamami sempre” di Ciccio Marino, i “forza Rambo” di Albertino Urban, i “dai Gi” di De Rosa e Lucky, le “raccomandazioni” difensive fatte a Micky che puntualmente non faceva… e a quelle pacche sulle spalle a cui avevo già dovuto rinunciare di Giova, Maniero, Giansa e Nicolucci “perse” nel tempo.

Ma la cosa che più mi sarebbe mancata era la possibilità di riabbracciarli dopo ogni partita vinta o persa dove CONSACRAVAMO la nostra FRATELLANZA e CEMENTAVAMO la nostra AMICIZIA fatta di risate, lavoro duro, qualche vaffanculo e mettere nel mirino gli obiettivi a venire. Mentre mi toglievo la maglietta quel 18 Giugno già sapevo che non avrei mai più trovato FRATELLI come loro. E’ stato un ONORE difendere la porta di questo Grande Gruppo. E’ stato un PRIVILEGIO avervi come COMPAGNI/AMICI/FRATELLI. E’ stato MAGNIFICO difendere il nome di Cosenza ed i suoi colori ROSSOBLU’ insieme a LORO…!!! Quel giorno sapevo che mi sarei tolto la maglia per l’ultima volta ma che questi colori mi sarebbero rimasti indelebilmente nel cuore e sulla pelle senza mai andarsene…!!!