Cosenza-Rende: ricordando l’unica vittoria rossoblù firmata Pasquale Maida da Squillace

La storia rossoblù dice che il Cosenza ha battuto una sola volta il Rende al “San Vito” (oggi “Gigi Marulla”). Era il 1978 e si giocava il campionato di serie C2, la partita era storica perché era la prima volta che il Cosenza giocava contro i cugini biancorossi, la cui squadra era stata fondata soltanto dieci anni prima. I Lupi erano allenati da mister Soncini e vinsero per una rete a zero. Decise il derby un bellissimo gol di Pasquale Maida, che si coordinò con eccezionale tempismo e bravura in una semirovesciata che fece esplodere di gioia lo stadio. Purtroppo quel campionato non riservò grandi soddisfazioni ai Lupi, che si salvarono nelle ultime giornate mentre il Rende spiccava il volo verso la Serie C1.

Pasquale Maida era una classica ala, veloce e imprevedibile e di “piccola taglia”, nato a Squillace (Cz) il 23/3/1950 e prematuramente scomparso il 17/1/2004 a causa di una grave malattia.
Dotato di grande palleggio e personalità, è stato anche a fine carriera giocatore e allenatore della squadra dello Squillace in Prima Categoria. Il suo nome continua a calcare i campi di calcio grazie alla squadra che milita tuttora nella seconda categoria calabrese girone F A.S. Pasquale Maida. Di recente è partita una petizione per intitolare il campo di Squillace alla sua memoria. Con il Cosenza giocò soltanto quella stagione, mettendo a segno complessivamente tre reti. 

Nei derby successivi al San Vito, in Serie C1, Cosenza e Rende hanno sempre pareggiato: 0-0 nel campionato 1980-81, 0-0 nel campionato 1982-83 e 1-1 nel campionato 1983-84 con gol di Gregorio Mauro per i biancorossi e di Frigerio per il Cosenza.

Nel campionato di Serie D 2003-04 Cosenza e Rende giocarono entrambi i derby al San Vito. Quello che si doveva giocare al Lorenzon lo vinsero i rossoblù (1-0, gol di Lentini su calcio di rigore), quello del girone di ritorno se lo aggiudicò il Rende per 3-2. Decise un calcio di rigore di Visciglia, cresciuto nel settore giovanile del Cosenza, che azzardò il cucchiaio e gli andò (anche) bene, sfoggiando poi una patetica maglia di Superman. Fu il momento più basso in assoluto della storia del Cosenza Calcio.