Cosenza: il ritorno di Carmelo Rota, prestanome preferito dei Morrone

Ricordate Carmelo Rota da Pedace? Ma sì che lo ricordate. Prestanome storico della famiglia di Ennio Morrone, intestatario del Centro di accoglienza di Spineto di Aprigliano chiuso (addirittura!) dalla procura di Cosenza e dalla pettinatrice di bambole Marisa Manzini, se l’è cavata (finora) a buon mercato e si è subito riciclato in nuove avventure con la fantasmagorica cooperativa Sant’Anna.

Oggi Carmelo Rota è tornato talmente in auge che promette posti di lavoro un po’ a tutti e sono in molti ad affermare con sicumera che è ritornato ad essere la vera e propria macchina da soldi di Ennio Morrone.

Dalla cooperativa Sant’Anna  alle assunzioni nelle cliniche, dall’affare delle ambulanze a Cosenza (sempre gestito con la cooperativa) all’hotel sulla costa tirrenica, il “boss” della cooperativa Sant’Anna è tornato ad essere il miglior prestanome di Cosenza e provincia.

Il vero braccio armato del “mammasantissima” Ennio Morrone, presente anche nella sua struttura alla Regione Calabria, oltre ad accumulare soldi, continua a coltivare amicizie particolari che gli producono altri profitti.

I sordi chiamanu sordi recita un vecchio adagio ma a quanto pare il buon Carmelo Rota sputa pure nel piatto dove mangia… Vuole gestire tutto ma spesso esagera, vedi il Centro di accoglienza di Spineto, e prima o poi – anche se la Manzini continua a pettinare bambole – qualcuno se ne accorgerà, anche perché non c’è sempre la figlia di Ennio, la dolce Manuela, a salvare il culo ai prestanome del padre, anzi viene data proprio in bassa fortuna.

In Presila Carmelo Rota detto anche “asso pigliatutto” lo conoscono come le loro tasche e iniziano a non credere più alle sue promesse ma nonostante questo continua a camminare spavaldo e smargiasso. Fino a quando?