Cosenza, il rogo a corso Telesio è doloso: trovato l’innesco davanti al portone

Incendio Cosenza, in cenere opere filosofo Telesio

Pare ormai che non ci siano più dubbi sulla origine dolosa del rogo divampato nell’appartamento di corso Telesio, dove hanno perso la vita bruciati vivi dalle fiamme Tonino, Roberto, Serafina e il loro cagnolino.

Gli investigatori della questura hanno ritrovato l’innesco davanti al portone d’ingresso che ha dato via alle fiamme che si sono sviluppate in pochi minuti, tagliando ogni possibile via di fuga ai tre poveri sventurati.

Lo avevamo già scritto, ma ora è ufficiale: qualcuno ha appiccato il fuoco consapevole della presenza dei tre all’interno della casa. Non solo. L’assassino, o gli assassini, dopo aver appiccato il fuoco si sono anche premurati di bloccare il portone d’ingresso, generalmente sempre aperto, azione che denota la ferma volontà di chi ha commesso questo orribile gesto di uccidere.

In queste ore si susseguono gli interrogatori dei tanti testimoni presenti sul luogo della strage per capire fino in fondo la dinamica dei fatti. E le indagini condotte dalla procura di Cosenza dal PM Greco, pare siano arrivate ad un punto di svolta.

Ora resta da capire il perchè di un così folle gesto. Trovare il movente di questa strage è l’ultimo passaggio che manca agli investigatori che mai come questa volta stanno lavorando a pieno ritmo per individuare mandanti ed esecutori. Un movente che non può essere ricercato solo ed esclusivamente nelle “strane” abitudini dei tre. Tutto ruota attorno alla presenza dei tre all’interno dell’antica torre campanaria del Duomo. Una presenza e una proprietà (ricordiamo che l’appartamento al primo piano era di proprietà di Roberto Golia) che evidentemente dava fastidio a qualcuno.

Dal lavoro fin qui svolto dagli investigatori pare essere sempre più vicina la verità di quello che si presenta, a tutti gli effetti, come il giallo dell’estate.