Cosenza, sanità depressa (ed elettorale): tutte le manovre clientelari del mitico Faccia di Plastica

Dopo la bocciatura dei 14 concorsi a primario, il direttore generale Mauro tomo tomo, cacchio cacchio persevera nell’illegittimo affidamento di incarichi!

Antonio de Curtis, in arte Totò, già nella straordinaria poesia ‘A Livella” scriveva “io, tomo tomo, stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura…”, successivamente, nel film Capriccio all’italiana, esplodeva genialmente “Mò se ne viene lui, tomo tomo cacchio cacchio…”.

L’espressione è da tempo universalmente usata per significare l’atteggiamento di chi, facendo finta di nulla, mogio mogio, con indifferenza ed ostentata tranquillità, si prepara invece ad agire, ed agisce, proditoriamente, in danno di terzi, quasi che si accostasse al luogo dove agirà, con studiata noncuranza ma malcelato intento truffaldino.

Il direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro, meglio noto come Faccia di Plastica, “incassata” la bocciatura dei 14 concorsi a primario di struttura complessa, ha pensato bene, tomo tomo cacchio cacchio appunto, di dedicarsi Anema e core (volendo rimanere in tema partenopeo)in primis alla irrituale ed illegittima ricollocazione di ben 4 (!) primari perdenti posto, ricollocati appunto in spregio alla normativa su altrettanti posti di primario di struttura complessa previsti dal nuovo Atto Aziendale, e in secundis all’avvio delle procedure per la nomina, ovviamente “pilotata”, di oltre 100 (!) dirigenti medici su altrettanti posti di struttura semplice istituiti sempre con il nuovo Atto Aziendale.

Ma andiamo ai fatti. Con deliberazione n° 368/18 il dott. Romano Musacchio, primario perdente posto della struttura complessa di Castrovillari “Dialisi Territoriale Distretto Pollino-Esaro”, viene ricollocato quale primario della struttura complessa di “Nefrologia e Dialisi Spoke Rossano-Corigliano”, nonostante quest’ultima struttura sia stata soppressa con Decreto del Commissario ad Acta n°64/16!

Ancora, con deliberazioni n° 408/18 e 551/18, i dottori Silvano La Bruna e Domenico Filomia, rispettivamente perdenti posto di primario della struttura complessa di “Riabilitazione Intensiva CAPT di Mormanno” e della struttura complessa di “Medicina Trasfusionale Ospedale Spoke di Castrovillari”, vengono ricollocati contra legem quali primari rispettivamente della struttura complessa di “Direzione Medica di Presidio dello Spoke Paola-Cetraro” e della struttura complessa “Direzione Medica di Presidio dell’Ospedale di Castrovillari”. Ebbene, in questo caso e solo in questo (!), il dg Mauro ha fatto “marcia indietro”, infatti con deliberazione n°1164/18 Mauro è stato costretto a revocare entrambe le suddette deliberazioni n°408 e n°551 in quanto, su segnalazione dell’ ANMDO (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere), il “distratto” commissario Scura, con nota n°217214/18, indica la necessità di detta revoca ravvisando la non conformità alla specifica normativa (DPR 484/97) che prevede il possesso da parte dei ricollocandi di determinati requisiti relativi sia agli anni di servizio nella disciplina e sia al possesso della specifica specializzazione medica.

Sempre nella stessa nota, Scura scrive testualmente: “Faccio notare che, come un perdente posto oculista non può andare a dirigere un reparto di ortopedia, alla stessa stregua non può andare ad assumere la direzione di un presidio ospedaliero per la quale occorrono specifiche competenze, come previsto dal DPR 484/97”, ed intimando inoltre di “Revocare immediatamente eventuali nomine in tal senso effettuate, onde evitare di costringere lo scrivente a revocare le delibere di nomina illegittime”!

Per ultimo in ordine di tempo, Mauro, forte del fatto che al commissario Scura poco importa se, contrariamente a quanto previsto dalla normativa, a dirigere una struttura vi sia un primario inesperto ed incompetente in materia, con deliberazione n° 1618/18 ricolloca contra legem il dott. Vincenzo Pata, primario perdente posto della struttura complessa “Servizio Trasfusionale Spoke Rossano-Corigliano”, quale primario della struttura complessa “Medicina Sociale e dei Migranti”; anche in questo caso, come nei precedenti, si è difronte ad una evidente illegittimità, in quanto anche il dott. Pata al pari dei suddetti colleghi (revocati e non) non possiede i requisiti di legge sia per specializzazione medica posseduta che per servizio svolto!

Oltre ai primari di struttura complessa, è risaputo che nelle aziende sanitarie vi siano i medici che un tempo venivano definiti “aiuto” e cioè attualmente i Dirigenti incaricati di “struttura semplice”; ebbene, nell’Asp di Cosenza, secondo quanto previsto dal nuovo Atto Aziendale, gli incarichi da conferire in tal senso sono oltre 100: figuriamoci se il burattino Mauro, rispondendo ad “ordini superiori” in vista delle prossime elezioni regionali, non si darà da fare accelerando i tempi per l’attribuzione di tali incarichi. Infatti, Mauro, tomo tomo cacchio cacchio, ha attivato le procedure per il conferimento dei suddetti 100 incarichi, invitando i primari di struttura complessa ad indicare i nominativi dei futuri dirigenti di struttura semplice, che saranno quindi nominati senza interferenza alcuna… In una terra straziata dai bisogni più elementari, quanti voti riesce a veicolare una sola nomina a primario e un solo incarico ad aiuto?!