Cosenza. Sanità, politica e massoneria. Tutti gli scheletri nell’armadio di Spagnuolo

Meglio tardi che mai? L’operazione “sistema Cosenza” del febbraio 2021 della Procura di Cosenza che investiva l’Asp (e che si sarebbe risolta in una clamorosa bolla di sapone come da scontato copione con tutti i “protagonisti” tornati al loro posto o addirittura promossi!!!) arrivava con un ritardo di una decina di anni se non di più.

E non solo: la sua “seconda parte” è clamorosamente abortita, con tanto di richieste rigettate dal gip e di successive intercettazioni lasciate pubblicare dai media di regime a mo’ di frustrazione. Eh sì, perché anche i bambini capirebbero che risultava manchevole – come minimo – di qualche pezzo. Ovviamente a tutto c’è un perché.

Innanzitutto il ritardo. Dopo decine di denunce, esposti e scorrettezze tanto “macroscopici” (per usare le parole degli inquirenti), quanto risaputi. Assunzioni, delibere, circolari ecc. ecc. Se erano tanto macroscopici perché non si è agito prima, ma si è deciso di attendere fino a che i responsabili fossero già fuori dalle loro mansioni e quindi inoffensivi? Si sarebbero potuti evitare moltissimi danni.

Manchevole di qualche pezzo si diceva. Manchevole per stessa ammissione della procura che scrive che le scorrettezze sono state compiute in una “logica clientelare”, ma che non riesce a scrivere o a scoprire chi ha beneficiato di questa logica per forza di cose. Loro non riescono a scoprirlo, ma basta sfogliare le foto di inaugurazioni fasulle di ospedali pubblici o quelle di operazioni salvataggio (reali e milionarie) di cliniche private. Basta leggere le assunzioni e capire a chi sono vicini. Basta seguire i soldi degli appalti per trovare i soliti da Gentile ad Adamo, da Bruno Bossio a Magorno.

Poi c’è dell’altro. Poco più di un anno fa Iacchite’ pubblicava le rivelazioni fatte da Tursi Prato in un vecchio processo nel quale lui accusa il pm Spagnuolo di fargli “pressioni” con accuse infondate e soprattutto parla “dei favori che avevo fatto a lei quand’ero presidente dell’USL. Cioè quando abbiamo fatto il trasferimento di suo fratello …” Insomma: chi indaga sul Sistema sembra non del tutto esente dal sistema stesso. Il procedimento riguardava (tra le altre cose) le assunzioni fatte fare da Garofalo e Franco Pino nelle mense ospedaliere e Tursi Prato parla espressamente di Gentile ad esempio. Ci si potrebbe anche chiedere per quale motivo d’altra parte nessuno ha messo mano in quelle assunzioni e fatto le dovute verifiche. Il sistema Cosenza va avanti da molto. Queste carte sono però in mano ai pm di Salerno che stanno indagando (o dovrebbero star indagando) proprio sul procuratore secondo indiscrezioni. Quindi secondo quali priorità si muove la procura di Cosenza? Il dubbio è legittimo.

È manchevole anche perché manca il contesto nel quale si inquadrano le scorrettezze messe sotto esame dalla procura. E il contesto è quello massonico deviato. Non si è certo i primi a scrivere che l’Asp di Cosenza ha il record di infiltrazioni massoniche (si è provato però a fare una mappatura in passato) e nemmeno a rivelare l’esistenza di questa loggia. Questo è stato fatto sempre a Salerno in occasione del procedimento Genesi che vede i vari Petrini, Santoro, Manna coinvolti. E Santoro per lungo tempo ha avuto accesso a quel rubinetto di fondi pubblici. È bene ribadirlo: se cupola masso-mafiosa esiste non può che andare a braccetto con la sanità che assorbe tre quarti della spesa pubblica. Ed è bene chiedersi ancora: com’è possibile che l’Asp di Cosenza che è nelle stesse condizioni di altre Asp sciolte non abbia avuto lo stesso trattamento? Questa però è una domanda che va posta ad altra sede.

Politica, massoneria, sanità e imprenditoria si legano in unico legame sistema che permette di riciclare fondi (tramite contenziosi e avvocati), assumere fedeli, finanziare campagne elettorali e privati e garantire stabilità e obbedienza. Un breve filmato di due minuti parte da tre casi: l’ospedale di Praia a Mare, le sale operatorie di Castrovillari e le terapie intensive di Paola, dai relativi costi e sentenze ignorate per ricostruire e finire ai casi delle cliniche private (ex Tricarico e iGreco). Un piccolo accenno per avere un’idea della rete.

https://www.youtube.com/watch?v=KHrhkjHpJC8&t=9s

Questi episodi come le ultime vicende riguardanti Tursi Prato e le prime indagini, che per tempo e non in ritardo mettevano sotto inchiesta cliniche private e fondi pubblici sono al centro del racconto di Teorema Cosenza. Soprattutto, Teorema Cosenza, prova a mostrare cosa è successo a chi ha messo le mani sui fili ad alta tensione della sanità e perché invece proprio ora si arriva a questa inchiesta che lascia l’amaro in bocca.

Teorema Cosenza – > https://www.amazon.it/Teorema-Cosenza-Lesistenza-masso-mafiosa-dimostrata/dp/B08CP7LMP4