Cosenza, se non fosse Mario Occhiuto sarebbe il miglior sindaco di sempre

Se non fossero parole Mario Occhiuto, con tutto quello che questo nome si porta addosso, sottoscriverei senza pensarci su due volte l’ultimo post del sindaco. Mario descrive e immagina una città a misura d’uomo, libera da traffico e smog; una città che offre servizi efficienti e funzionali alle esigenze dei cittadini. Sogna, come me, un luogo dove il bello la fa da padrone: arte, architettura, paesaggi naturali, “qualità” di cui Cosenza è dotata e che potrebbero farla diventare l’attrazione principale di un turismo di prossimità (senza andare lontano) sempre più disponibile a “scendere” in città. Sogna, come tutti noi, una città libera e felice. Chi non sottoscriverebbe questo, se non fosse che…

Se non fosse per l’enorme mole di debiti accumulati in tanti anni di fallimenti professionali e imprenditoriali che di fatto lo hanno “costretto” a praticare strade diverse da quelle della legalità, sarebbe stato il sindaco perfetto. Perché la visione c’è. È la sua realizzazione che manca. E per realizzazione intendo uno sviluppo omogeneo e armonico della città. E non gli interventi a macchia di leopardo a cui ci ha abituati il sindaco, spacciandoli per componenti di un progetto più ampio di sviluppo della città. In realtà, e parliamoci chiaro, le opere realizzate dalla sua amministrazione, più che essere dettate dalla necessità di realizzare un’idea totale della città, sono state realizzate in base alle esigenze degli amici degli amici. Tant’è che delle opere preventivate dal sindaco nella sua idea di città (le 4 porte, il “continuum dell’arte”, i musei, la sostenibilità, ecc.) in 7 anni nulla è stato realizzato. Piazze a parte che rientrano nella normale amministrazione di tutti gli enti locali.

Se non avesse costruito un mega parcheggio in pieno centro cittadino, le sue parole su come liberarci dal traffico e dallo smog, sarebbero, per me, il Vangelo.

Se non avesse posto in essere ogni tipo di intrallazzo per boicottare la costruzione del nuovo ospedale per mere questioni di interesse economico personale, le sue parole sulla salute pubblica, sarebbero da applausi. Si sa: la salute prima di tutto.

Se non avesse trasformato il Comune in una sorta di ufficio di collocamento per borghesi decaduti, professionisti indebitati, creditori sull’orlo di una crisi di nervi, figli di papà, artisti presuntuosi e falliti, e malandrini in cerca d’autore, la sua idea del vivere civile, e in fratellanza, sarebbe seconda solo a quella di Nostro Signore.

Se non si fosse circondato da adulatori a tanto al chilo, lecchini per tutte le stagioni, questuanti a pranzo e cena, ruffiani di ogni specie, e farabutti vari, sarebbe stato una persona amabile e apprezzabile.

Insomma, Mario le idee ce l’ha, ma non può metterle in pratica perché troppe sono le “cambiali” che ha firmato a lazzaroni e intrallazzatori, e fino a che le loro esigenze non saranno soddisfatte, difficilmente il sindaco potrà attuare la sua vera idea di città. Deve per forza fare quello che dicono gli “investitori” principali della sua amministrazione.

Ecco perchè non gli credo, anche quando dice cose giuste e sensate come quelle contenute in questo post, posso credere solo alla sua “intenzione” che fino ad oggi è rimasta tale. Perciò quando leggo i post del sindaco mi pare di leggere un appello di Dracula che chiede maggiore qualità, alle istituzioni, nel servizio di raccolta del sangue, a favore dei cittadini. Un piccolo dubbio sulla richiesta viene ed è così anche quando parla e scrive Occhiuto.

Infatti il suo problema è proprio questo: se non fosse Mario Occhiuto, sarebbe il miglior sindaco di sempre.

Di seguito il post del sindaco