Cosenza, torna il racket delle estorsioni: effettuate le prime perquisizioni

Ormai non ci sono più dubbi sulla matrice dolosa della violenta esplosione che ha distrutto il “Bilotti cafè” a piazza Fera, in pieno centro a Cosenza, nel corso della notte. Carabinieri e polizia, oltre ad aver ritrovato i resti dell’ordigno nel bar andato distrutto, hanno collegato l’episodio ad un altro avvenuto sempre durante la notte scorsa a Cosenza, tra via Panebianco e via Padre Giglio, dove una tavola calda, ancora di proprietà del titolare del bar di piazza Fera, è stata incendiata subendo gravi danni.

L’imprenditore è stato ascoltato a lungo nel corso della notte e avrebbe dato anche qualche indicazione agli investigatori, che hanno già effettuato una decina di perquisizioni in abitazioni di pregiudicati cosentini vicini alla criminalità organizzata.

Due esplosioni a Cosenza di origine dolosa in locali commerciali

Si segue, dunque, la pista che porta al racket delle estorsioni, che negli ultimi tempi era andato in letargo ma che evidentemente ha ripreso a muoversi con questi due clamorosi attentati che hanno turbato la quiete della città nel cuore della notte. E’ del tutto evidente che l’imprenditore non ha aderito alle richieste estorsive che gli sono state fatte e che i malviventi, per accreditarsi e far vedere a tutti che sono “coperti” dai clan, hanno agito in maniera spavalda e plateale terrorizzando la gente anche in pieno centro. Ci auguriamo che le forze dell’ordine arrivino subito ai responsabili e fermino sul nascere questo sgradito ritorno del racket delle estorsioni a Cosenza.