Cosenza, tragico incidente a Portapiana: muore motociclista 33enne

Ancora un drammatico incidente a Cosenza. Dopo la tragica scomparsa di Nuccio Matera avvenuta sabato scorso nella galleria della Crocetta, nella serata di oggi ha perso la vita un uomo di 33 anni, Giampiero Tarasi, nel quartiere di Portapiana. Stava viaggiando a bordo della sua motocicletta lungo corso Vittorio Emanuele quando, per cause in corso di accertamento, è andato a schiantarsi contro i blocchi di cemento che delimitano la strada, chiusa ormai da oltre un anno per una serie di movimenti franosi. Il 33enne, residente in via Popilia, è morto sul colpo e a nulla sono valsi i soccorsi del 118 di Cosenza. Tra le possibili cause dell’incidente la completa mancanza di illuminazione e la mancanza di segnalazione dei cosiddetti “new jersey” (i blocchi di cemento sui quali si è schiantato lo sfortunato motociclista) tanto cari al pessimo sindaco della città, in una zona abbandonata a se stessa ormai da molto tempo dall’amministrazione comunale, insensibile alle richieste di interventi dei residenti che si susseguono ormai da mesi senza nessun risultato concreto. L’ultima manifestazione di protesta risale allo scorso 11 febbraio. 

A seguito dell’ennesimo smottamento e degli ormai atavici disagi che vivono da anni i cittadini di Portapiana e di altre zone del centro storico, un gruppo di residenti aveva bloccato l’accesso al rione. Si richiedeva un intervento immediato dell’amministrazione comunale che non è mai arrivato.
Di seguito le rivendicazioni del Comitato piazza Piccola.

L’amministrazione comunale continua a non dare risposte strutturali all’esigenza comprovata di una reale messa in sicurezza del territorio. Evidentemente per palazzo dei Bruzi l’incolumità dei cittadini e delle cittadine non è una priorità. Nel frattempo sono mesi che gli abitanti di Rione Portapiana sono isolati a causa di un’altra frana, lo smottamento di oggi altro non fa che peggiorare la situazione. Questi sono i risultati di una Amministrazione Comunale vergognosa che giorno dopo giorno altro non fa che abbandonare i suoi cittadini e le sue cittadine.

Ci sono 12 Milioni di euro che si potrebbero da subito utilizzare per la messa in sicurezza del Centro Storico. Il Comune deve urgentemente dare delle risposte.
5 milioni proverrebbero dal Ministero degli Interni in base a quanto riportato nel Decreto 5 Agosto 2020 Finanza Locale.

I comuni superiori a 25 mila abitanti possono infatti richiedere fino a 5 milioni di euro da destinare, in particolare secondo il punto 2 del suddetto decreto, a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. Interventi che possono essere:
a) di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell’ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l’aumento della resilienza del territorio;
b) di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana.

Stando al riepilogo inserito nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDIS) del 11/11/2016, per gli interventi di mitigazione del rischio frana nel Centro Storico e nelle aree contermini, erano stati stanziati 7.000.000 di euro. 2.000.000 proprio su via Petrarca ( proprio la via dove è appena avvenuta l’ennesima frana).

La pratica è bloccata da tempo perché il comune ha lasciato scadere in corso di procedimento il contratto con la ditta che forniva i servizi telematici ed inoltre pesa un’interdittiva dell’anti corruzione sulla ditta vincitrice dell’appalto.
Le risorse ci sono, spesso però vengono sprecate. Il problema è rappresentato dal menefreghismo e dall’incompetenza del sindaco Mario Occhiuto e dell’amministrazione tutta che vanno in giro vantandosi del loro operato ma rimangono ben distanti dal dare delle risposte.