Cosenza verso il dissesto: i consiglieri abboccano alle chiacchiere di Occhiuto

Il mercoledì 17 si avvicina: sarà il giorno in cui i giudici contabili della Corte dei Conti dovranno valutare le giustificazioni dell’amministrazione Occhiuto in merito ai rilievi evidenziati nella precedente delibera, e sentenziare sul dissesto economico del Comune di Cosenza. E Mario, che ha capito l’antifona, oltre a minimizzare, tenta, con il solito colpo di teatro che oramai conoscono tutti, di si jettà avanti per non cadere all’indietro, e dice: sono (in riferimento a tutti coloro i quali hanno contestato la gestione allegra delle casse comunali) ossessionati dal mio fare, e per questo tentano in tutti i modi di fermarmi con campagne mediatiche e magistrati corrotti.

Come a dire: le probabilità che la Corte dei Conti dichiari il dissesto sono altissime, e se questo decideranno, allora vuol dire che sono giudici corrotti al servizio di certa stampa intrallazzata, se invece daranno ragione al Comune, allora vuol dire che sono bravi giudici che non si fanno intimidire da certa stampa mafiosa. È questo in sintesi l’Occhiuto pensiero.

L’aria che tira è pesante, e questo lo sanno tutti, anche i consiglieri comunali, che nonostante il vano tentativo di nascondere la preoccupazione, potrebbero trovarsi coinvolti nelle responsabilità del dissesto con conseguenze disastrose, oltre che per la città, per la loro “carriera e onorabilità politica”.

Se il dissesto sarà confermato questa consiliatura sarà marchiata a fuoco, e per sempre, con il marchio dell’infamia e della vergogna: far fallire una città, significa, oltre al danno economico che tutti dovranno pagare, mortificare i suoi cittadini. È questa la più grande paura di tutti i consiglieri che nel corso di questi 8 anni hanno votato ogni schifezza che il sindaco ha proposto all’assise comunale. Senza mai chiedere niente, senza mai chiedere spiegazioni, senza mai verificare, senza mai cercare di capire, firmavano e approvavano bilanci a scatola chiusa.

Speriamo per loro, e per la città, che così non sia, ma a sentire voci qualificate i giudici contabili non potranno che ratificare il dissesto. Troppe le falsità scritte sui bilanci comunali che nessuna alchimia occhiutiana potrà giustificare, come quella relativa ai “debiti occulti”. Definiti così proprio dai giudici contabili. Ed è questo che preoccupa i consiglieri che da giorni tallonano Occhiuto in cerca di rassicurazioni sull’esito dell’udienza. Una rassicurazione che Occhiuto non può dare, anche se, e lo ha dimostrato più volte, ha sempre qualche asso nella manica, ma che forse questa volta non può cacciare. E allora da bravo imbonitore qual è ha rassicurato i consiglieri – pronti a far cadere la giunta pur di salvarsi dalle eventuali sanzioni che derivano dalla dichiarazione di dissesto come quella di non potersi più candidare almeno per 10 anni – dicendo loro: non vi preoccupate… anche se non dovessi riuscire ad avvicinare questi giudici contabili, e l’udienza dovesse concludersi con la dichiarazione di dissesto, ho già predisposto tutto per avvicinare i giudici “dell’appello”, dove tutto si risolverà a nostro favore. Un altro classico di Occhiuto: tira oggi che viene domani. Come a dire: tira a campà, un giorno in più prima della fine, resta sempre un giorno guadagnato. Ovviamente tutti i consiglieri hanno abboccato. Vedremo tra sei giorni come finirà.