Crisi Ucraina, i separatisti del Donbass accusano Kiev: «Notte di bombardamenti sulle nostre città»

Dalla mezzanotte in Italia fino all’alba le truppe ucraine avrebbero continuano a bombardare il territorio dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, compresa la città principale dell’area. A denunciato sono fonti dei separatisti raccolte dall’agenzia russa Tass, secondo cui gli attacchi sono partiti da poco dopo la mezzanotte in Italia, con sei bombardamenti che hanno preso di mira anche l’insediamento di Staromikhailovka, a ovest di Donetsk. Colpiti da colpi di mortaio anche i centri di Zaytsevo Yuzhnoye e Spartak. Un’ora dopo, la missione della Repubblica di Donetsk riferisce di altri sei bombardamenti, di cui due sarebbero andati a segno su Dokuchayevsk e Yelenkovka. Colpite altri 27 centri abitati nell’altra regione separatista, quella di Lugansk, dove ci sarebbero stati una cinquantina di attacchi da parte dell’esercito di Kiev: «in violazione del cessate il fuoco», denuncia la missione locale dei separatisti.

L’allarme di Johnson

In un’intervista alla Bbc dalla conferenza di Monaco, il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato che le prove finora raccolte dalle intelligence occidentali suggeriscono che la Russia stia pianificando: «la più grande guerra in Europa dal 1945». Johnson ha poi aggiunto che secondo il presidente americano Joe Biden le forze russe hanno intenzione di entrare in Ucraina da Est, attraverso il Donbass, per lanciare un’invasione che circonderà Kiev. Johnson è ormai convinto che: «Ci sono tutti i segnali dicono che il piano è già in un certo senso iniziato».