Crotone, sanità da “Iene”: Arena, il giovane col sigaro e le parlamentari grilline

“Le Iene” è un programma importante. A volte discutibile, a volte tendenzioso. Più spesso efficace, veritiero; esiste da anni e la sua audience non accenna a diminuire. E ha contribuito a far conoscere le magagne del Paese. Questa volta, come anche qualche altra volta (tipo Pietro Filippo, il fuoriclasse dei furbetti del cartellino), però, e lo diciamo con un pizzico di orgoglio, le Iene sono arrivate dopo Iacchite’.

Lo scrivevamo noi che il “Brisinda-Gate” era una vicenda strana, contorta, che meritava gli onori della cronaca nazionale! E infatti il programma di domenica 13 maggio ha mostrato al pubblico italiano la faccia corrotta e mafiosa del “sistema sanità” crotonese. Guarda caso, i protagonisti che avevamo individuato ci sono proprio tutti.

Il Primario di Gastroenterologia/Capo Dipartimento/Presidente dell’ordine dei Medici che non ricorda di cosa parlino le lettere da lui firmate. Il direttore generale, che invece che giocarsi il posto sullo sfascio della Asp che dirige, sul buco nel bilancio, sulla gestione clientelare dell’ospedale, persegue il solo scopo di eliminare il Primario di Chirurgia. Il Marrelli Hospital che festeggia. Il giudice dà ragione a Brisinda, ma questo non basta. Si fa ricorso con i soldi dei contribuenti. Palla Palla, in tutt’altre faccende affaccendato, lascia fare al “suo” Sergio (Arena).

Scoperchiate le fogne, è ovvio che i topi prendano gli opportuni provvedimenti: inizia a girare sui social, proprio il giorno dopo della trasmissione, la storia di un giovane crotonese (affezionato paziente del Primario/Capo Dipartimento/Presidente – ancora lui!!!), mutilato da Brisinda, che condivide ad arte con un copia-incolla ossessivo, la sua storia. Sembra uno di quei post “nessuno mi mette un like perché sono disabile”, di cui pullula il web.

Abbiamo incontrato il protagonista in questi giorni: è di bella presenza, apparentemente in forma. Nulla farebbe sospettare le sue sofferenze nascoste! Dopo mesi dall’intervento chirurgico, si è accorto che Brisinda l’ha rovinato e adesso, sigaro in bocca (avete presente Pino Tursi Prato? Identico!), al volante del suo Suv nuovo fiammante, gira Crotone gridando a chi lo vuol sentire che Brisinda è un mostro.

Pare che sia stato condotto in ospedale di forza e obbligato dal chirurgo a subire un doloroso intervento: il suo stomaco ancora caldo è stato poi condotto al porto dove, a bordo di una nave battente bandiera liberiana, è stato trapiantato ad un magnate arabo che aveva difficoltà a digerire il kebab. Solo dopo mesi si è accorto del suo stato di disagio. Infatti sugli stessi social fino a poco tempo fa si sperticava in lodi del primario di Chirurgia! Ora, dopo avere contattato i migliori periti in circolazione, vive la sua solitaria battaglia contro il mostro…

E’ ovvio che Iacchite’ non mette in dubbio le sofferenze del paziente, e spera che la giustizia possa rendere conto dei danni subiti dal giovane, anche perché i periti e i Suv costano. Speriamo anche che riesca ad ottenere il risarcimento promesso (ma qualcuno dovrebbe spiegargli che le accuse su facebook non bastano). Scrivere su Fb invece che aspettare una sentenza è di effetto, ricompatta i sostenitori e fa clamore, ma i numeri di quelli che hanno messo la faccia e la firma perché Brisinda gli ha salvato la vita sono un po’ di più, anche se fanno meno clamore.

Comunque, nell’intervista de “Le Iene” né il direttore generale né il Primario/Capo Dipartimento/Presidente, hanno messo in dubbio la professionalità di Brisinda, ma imputavano la sospensione a una certa antipatia e metodi diversi dalla tradizione (!). Sergio (sempre Arena), addirittura, ad un certo punto dichiara commosso che Brisinda ha dimostrato che si può dare una svolta alla sanità. Immaginiamo che le Iene abbiano modificato l’intervista a Sergio, che non intendeva assolutamente dire questo!

Ma vogliamo ancora narrarvi di altre strani eventi. Le neo-elette deputate grilline crotonesi,la Barbuto e la Corrado, assumono una netta posizione a favore del direttore generale Arena nella questione Brisinda e dopo l’incontro con Sergio magnificano gli eccelsi risultati ottenuti dal direttore nel corso della sua gestione!

Non ne parleremo oltre: l’ospedale è lì, chiunque può entrarci e valutare da sé. La Corrado, addirittura, si scolla dallo stemma di Carlo V a cui ha consacrato il suo mandato, per dare manforte alla collega. Ma, sorpresa sorpresa, la Barbuto è un vecchio filarino del Primario/Capo Dipartimento/Presidente, compagna di scuola dell’affascinante professionista. E, sorpresa sorpresa, la Barbuto è anche parente del signore intervistato da “Le Iene”, quello che ha candidamente ammesso di essere stato imbeccato nella compilazione della lettera contro Brisinda, e che oggi, in uno stile forbito e “avvocatese” dice che le Iene (ovvio) hanno modificato la sua intervista! Continua il gioco delle parti, in una città piccola dove la verità viene costantemente ricoperta da intrallazzi e fumo… No, non hashish, proprio fumo fumo…