Crotone, stadio Ezio Scida: il soprintendente insiste e manda i carabinieri

Altro che nuova autorizzazione all’utilizzo dello stadio Ezio Scida, altro che nulla osta per poter giocare in casa il primo incontro di Coppa Italia e, possibilmente, anche quelli successivi di campionato. Se al Comune di Crotone intendono ricorrere al Tar contro la diffida inoltrata lo scorso 17 luglio dal soprintendente archeologico della Calabria Mario Pagano, la risposta è stata altrettanto dura e intransigente: una nuova diffida a smontare subito le nuove tribune. E, per maggior sicurezza, Pagano ha allertato pure i carabinieri.

E’ quanto si evince dalla nota inoltrata ieri dallo stesso Mario Pagano al sindaco di Crotone, al procuratore della Repubblica, al prefetto, alla direzione generale del ministero dei beni culturali e, per finire, ai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio di Cosenza e a quelli della stazione di Crotone. L’oggetto non lascia spazio ad alcuna interpretazione: “ottemperanza immediata allo smontaggio delle strutture provvisorie dello stadio Ezio Scida di Crotone. Nuova diffida”.

Pagano peraltro ci tiene a precisare che nella riunione tecnica tenutasi lo scorso 17 luglio presso la Soprintendenza su richiesta del Comune di Crotone egli non ha mai fatto alcuna promessa o lasciato intravedere la possibilità di rinnovare l’iter autorizzativo all’utilizzo delle strutture dello stadio Ezio Scida. Insomma, che avrebbe concesso una nuova proroga. Anzi, che è stata confermata la decisione di procedere subito allo smontaggio. Decisione presa dopo aver sentito il ministero e dopo che il prefetto di Crotone non aveva inteso convocare una nuova riunione per affrontare la vicenda.

La diffida chiude con l’esplicita richiesta ai carabinieri “di vigilare sull’immediata esecuzione dello smontaggio e, nel caso esso non sia effettuato in tempi rapidi e senza indugio, di procedere alla denuncia all’autorità giudiziaria individuando i responsabili”.

Fonte: Il Crotonese