Cutro, in migliaia alla Via Crucis: le voci del dolore e quella croce con il legno della barca

“Con Cristo tra i migranti dinanzi all’indifferenza del potenti”: è il tema della Via Crucis organizzata dagli Uffici Migrantes e liturgico dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina sulla spiaggia di Steccato di Cutro dove domenica scorsa è naufragato il barcone di migranti che finora ha fatto 70 vittime e ancora si cercano i dispersi. «Alla luce della tragedia che si è consumata nei giorni scorsi sulle coste del comune di Cutro, come comunità diocesana siamo chiamati a farci carico del dramma che ha colpito questi nostri fratelli», scrivono i due uffici diocesani.

È iniziata la Via Crucis a Steccato di Cutro. Un fiume di gente, oltre 2 mila persone per raccogliersi in preghiera per le tante vittime della strage che si è consumata domenica scorsa proprio su quella spiaggia. Ad animare le stazioni della via Crucis le parrocchie del territorio e in testa al corteo, vicino alla croce di legno, lo stesso dell’imbarcazione del naufragio, l’arcivescovo, Angela Panzetta.

Le voci del dolore. Di chi ha voluto essere presente alla Via Crucis di Cutro per ricordare sette giorni dopo l’immane tragedia che si è verificata in mare, con oltre 70 morti. Più di duemila persone alla manifestazione organizzata dalla Vicaria di Belcastro e di Isola Capo Rizzuto in memoria dei migranti vittime del naufragio di domenica scorsa a «Steccato» di Cutro. In testa al corteo c’é la croce realizzata, su incarico di don Francesco Loprete, parroco di «Le Castella» di Isola Capo Rizzuto, dall’artista Maurizio Giglio con i resti del barcone affondato. “Abbiamo voluto realizzare questa croce – ha detto don Francesco – per ricordare i tanti innocenti morti nel naufragio. Questo dramma non si cancellerà mai dalle nostre menti. Dopo duemila anni Cristo è ancora in Croce». Alla Via Crucis partecipa l’arcivescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta. «Siamo qui – ha detto il presule – animati dalla speranza e in spirito d’unione con i nostri fratelli musulmani, nel silenzio e in preghiera, dietro la Croce salvifica». All’iniziativa è presente anche l’imam della moschea di Cutro, Mustafa Achik. La croce, a conclusione del rito, sarà donata alla parrocchia di Steccato di Cutro.

Insieme a don Francesco Loprete, promotore dell’iniziativa insieme agli altri preti del vicariato e al vescovo di Crotone, mons Panzetta, c’è anche l’imam Achic per un momento di preghiera comune.