Deputati 5 Stelle calabresi, attenti a non fare la fine dei deputati 5 Stelle tarantini

Vogliamo dare un consiglio spassionato ai deputati e senatori eletti in Calabria con il Movimento 5 Stelle. Dopo aver seguito la vicenda Ilva di Taranto dove Di Maio ha chiuso un accordo di fatto già scritto dal precedente governo, mantenendo in produzione l’impianto e con esso l’alto tasso d’inquinamento che si porta dietro, abbiamo capito che a farne le spese, per la sottoscrizione dello sciagurato accordo, non è stato Di Maio, così come doveva essere, ma i deputati 5 Stelle eletti a Taranto. Gli stessi che in campagna elettorale avevano promesso, e per questo preso anche i voti, la chiusura “progressiva” dello stabilimento. Di Maio, sostanzialmente, ha firmato un accordo inviso dal suo elettorato locale e senza neanche ascoltare i deputati tarantini. Un accordo che è stato visto come un tradimento delle promesse fatte e per questo in tanti hanno vivacemente contestato i deputati 5 Stelle accusandoli di non essersi spesi per come dovevano con il governo e con Di Maio, per impedire l’accordo.

Dopo dodici leggi salva Ilva in barba alla Costituzione pur di garantire la produzione agli amici degli amici, tutte accompagnate da azioni di governo mirate ad imbavagliare i giudici che più volte hanno condannato l’Ilva per l’inquinamento prodotto, i tarantini si aspettavano il famoso cambiamento; invece Di Maio firma un accordo che concede anche l’immunità penale alla multinazionale che inquina (nessun giudice può dire niente, neanche se sputano veleno h24) trincerandosi, come faceva Renzi, dietro le colpe del precedente Governo e di un contratto già firmato. Un’azione che ha scatenato le ire di chi vive sulla propria pelle il dramma dell’inquinamento che come si sa a Taranto ha raggiunto livelli che dire allarmanti è dire poco. Se non fosse stato per la polizia, qualche ceffone avrebbe di sicuro raggiunto qualche deputato 5 Stelle. Oggi a Taranto nessuno voterebbe più 5 Stelle. Perché la promessa mancata non è di quelle su cui ci si può sorvolare, per tanti era ed è una questione di vita o di morte. Nel mentre Salvini rosicchia voti anche al Movimento.

Ecco, non vorremmo che a Cosenza succedesse la stessa cosa di Taranto. Il rischio c’è ed è concreto, ad esempio, con la costruzione della metro leggera, o sulla questione legalità. Perché quelli che ci rimetteranno – qualora dovessero essere disattese le aspettative dei cittadini, così com’è successo a Taranto – saranno proprio i deputati e i senatori 5Stelle che a Cosenza vivono. Gli stessi che sono stati eletti grazie proprio a queste promesse. Sarà dura per loro spiegare, eventualmente, ai cittadini, il non raggiungimento di questi primari obiettivi. Così come sarà difficile per loro differenziarsi, da quel momento in poi, dalla vecchia e corrotta politica. Noi vi abbiamo avvisati.