Diamante, in fiamme tre bus della società Preite: c’è di mezzo la sanità?

Ignoti hanno dato alle fiamme tre bus, la notte scorsa a Diamante, nel deposito della società Preite. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Paola e Scalea. L’intervento dei vigili del fuoco è valso alla completa estinzione delle fiamme dei tre autobus parcheggiati nella piazza adibita a deposito ed alla messa in sicurezza del sito. Sul posto erano presenti i carabinieri per gli adempimenti di competenza. Accertamenti in corso circa l’origine dell’incendio al momento nessuna ipotesi viene esclusa. Non si registrano danni a persone.

Non è certo la prima volta che la società Preite viene presa di mira, specie da quando – insieme all’imprenditore Crispino – ha acquisito all’asta la Tirrenia Hospital, ex clinica Tricarico.

Il territorio di Belvedere e di Diamante, ma non solo, negli ultimi due anni è stato interessato da un intensificarsi di fenomeni criminali. Rapine, furti, sparatorie che per la Dda sono da considerarsi all’interno di logiche mafiose. E ovviamente i fatti che riguardano la clinica Tirrenia Hospital (ex Tricarico). Come inquadrarli? Estorsioni, ovviamente. Come altro? In particolare, per la clinica da sempre vicino alla politica (di Magorno e quindi di Cascini ormai amici intimi) in questi mesi si sono rinnovati contratti e assegnazioni che hanno visto fronteggiarsi il gruppo di Crispino e Citrigno. Sui meccanismi di assegnazione delle cliniche e sulla loro poca trasparenza Iacchitè ha già scritto e riscritto e viene impossibile non ricollegare questi eventi in questa logica spartitoria. Il Crispino pare avesse difficoltà almeno nelle battute iniziali, nonostante per i corridoi ostentasse sicurezza. E infatti nonostante il competitor fosse un patron della sanità calabrese l’ha spuntata anche grazie al gruppo Preite entrato nella partita. Il quale quasi in contemporanea ha visto un suo mezzo andare a fuoco. Per le autorità però era solo un guasto tecnico e quindi non si è potuto far altro che avanzare legittimi dubbi. Come magari si farà anche oggi che i mezzi andati a fuoco sono tre… Estorsioni dei clan o se si vuole di chi li usa come braccio armato. Insomma, il comune di Belvedere ma anche quello di Diamante sono alle prese con giochi di equilibrismo. E le dichiarazioni dei due rispettivi sindaci sanno tanto di… coda di paglia. Intelligenti pauca.