Disastro Pd: Guglielmelli, il domestico politico che piange lacrime da coccodrillo

Caro Luigi (Guglielmelli), non basta chiedere scusa per sentirsi sollevato dall’enorme responsabilità che, in questa “storica” sconfitta elettorale, ti appartiene più di altri: sia per il ruolo ricoperto all’interno del Pd, sia nelle vesti di colui il quale si era fatto promotore di un cambio generazionale nel partito che non è mai arrivato. Il tuo pianto da coccodrillo rafforza l’idea che la gente si è fatta di te, e conferma il giudizio che spesso abbiamo dato di te (politicamente parlando): anche volendo confermare una tua “base di buona fede”, alla fine è prevalsa, in te, la logica di salvaguardare lo “status quo” che i vecchi e stantii marpioni del Pd ti hanno imposto di rispettare. E verso il quale non hai opposto nessuna resistenza.

Non appena ti hanno offerto una poltrona, tutto il tuo “Comunismo” è svanito in men che non si dica. E pur di mantenere quel reddito hai deciso di sostenere personaggi come Madame Fifì, Oliverio, Magorno, Covello, Aiello, palesemente invisi alla totalità della popolazione calabrese, esclusi i poveri clientes costretti a votarli,  senza mai aprire un momento di riflessione e di discussione sull’opportunità o meno di queste squallide candidature.

Ti sei mai chiesto com’è possibile che Magorno non abbia mai smentito il verbale dei Ros che lo accusa di essere organico alla cosca Muto? Hai mai chiesto a Madame Fifì che fine hanno fatto i soldi per l’informatica in Calabria? Ti sei mai chiesto perché Oliverio, nonostante la povertà dilagante, ha continuato imperterrito con il suo becero clientelismo? Ti sei mai chiesto il perché si pone, ad ogni tornata elettorale amministrativa, la “necessità” di stringere accordi sottobanco con le destre (vedi Cosenza)? Hai mai provato a parlare con la gente, ascoltando i suoi problemi?

Mi sa che queste domande non te le sei mai poste. Preso com’eri, in campagna elettorale, a garantire la poltrone al peggio del Pd calabrese. Poltrone da cui dipende la tua “sediolina”, dove i tuoi compari, una volta in Parlamento, ti inviteranno a sederti. Col culetto al caldo e il tuo stipendiuccio da portaborse. Tanto vali e tanto ti danno. E ti permetti pure, nonostante la tua attività di domestico politico, di denigrare chi ha votato 5Stelle perché secondo te sarebbero solo dei disoccupati vagabondi che chiedono assistenza. Ci vuole una certa faccia tosta per dire questo. E lo dite proprio voi che sull’assistenzialismo avete costruito le vostre fortune. Voi che non vi siete mai fatto scrupolo di sfruttare la miseria altrui per i vostri sporchi tornaconti elettorali. E poi parli proprio tu Guglielmè, che vivi di elemosine politiche da sempre?

Perciò la gente non ne può più di voi (tra 7/8 mesi, quando ritorneremo alle urne, sarete definitivamente spazzati via): non avete rispetto degli altri. Non avete rispetto per chi, e per causa vostra, vive da sempre ai margini delle società. Non avete rispetto di chi a 50 anni si è trovato senza un lavoro e con una famiglia da mantenere. Perché avete sempre e solo pensato ad abbuttarvi. Sordi ad ogni richiesta d’aiuto proveniente dai cittadini. Avete lavorato solo per tutelare economicamente la vostra cerchia elettorale, ridotta oramai al lumicino, trascurando tutto il resto. Compresi tanti vostri iscritti oramai passati definitivamente ai 5Stelle.

Infatti Guccione ha ragione quando dice che l’elettorato del Pd ha votato 5Stelle. E meno male, finalmente la base del Pd dimostra ai vertici di avere molta più intelligenza di loro. Tutti hanno capito che la dirigenza del Pd, voglia di cambiare realmente non ne ha mai avuta. Altro che rottamazione e cambiamento! Sempre le stesse cose, e le stesse facce. Facce che spariranno definitivamente nella prossima imminente tornata elettorale, dove il Movimento 5Stelle raggiungerà la maggioranza assoluta. E voi sarete solo un lontano ed irritante ricordo. Che è l’unica cosa che vi meritate.