Discarica di Celico, il Tar conferma la chiusura: Presila-Mi.Ga 2-0

Presila 2 – Mi.Ga 0

Ieri mattina il TAR Calabria ha accolto la richiesta di rinvio della decisione sulla
richiesta di sospensione del dispositivo regionale che da giugno blocca ogni tipo di
conferimento (pubblico e privato) nell’impianto di Celico.

È quanto chiedeva e ha ottenuto, il pool di legali che si occupa della vicenda e che
con grande competenza e professionalità tenta tutte le strade per riportare alla
legalità una questione paradossale.
In concomitanza alla richiesta di rinvio dell’udienza di oggi, è stata presentata
l’istanza per accelerare la discussione dei due ricorsi a suo tempo presentati per
l’annullamento dell’aggiornamento dell’AIA.

Ci auguriamo che il TAR discuta congiuntamente tutti i procedimenti in corso,
valutando attentamente il grave impatto ambientale causato da scelte scellerate e
criminali.
Nel frattempo finalmente il dipartimento competente della Regione ha inviato alla
Mi.Ga una notifica di accertamento di sanzione amministrativa.

Ricordiamo che tempo fa al gestore dell’impianto di Celico fu comminata una
sanzione per aver dichiarato il conferimento di rifiuti diversi da quelli realmente
sversati in discarica.
Questa volta viene contestato al gestore di non aver effettuato la misurazione delle
emissioni odorigene così come previsto. È l’ennesima dimostrazione che un
imprenditore spregiudicato fa il bello e cattivo tempo nei nostri boschi, in barba a
quanto ha affermato più volte falsamente l’ARPACAL.

La strada è ancora tortuosa e in salita e solo perseguendo la ritrovata unità di intenti
tra popolazione e Istituzioni si riuscirà a chiudere definitivamente un impianto
devastante.
Il primo banco di prova da parte del governatore Oliverio si avrà alla scadenza dei
primi 90 giorni di sospensione. Gli accertamenti necessari richiedono tempi lunghi e
sarà indispensabile la proroga del dispositivo di sospensione dei conferimenti.
Inoltre sia chiaro che le minacce di richiesta risarcimento danni avanzate dal
gestore, sono una bazzecola rispetto a quanto la Mi.Ga e i responsabili del rilascio di
un’autorizzazione illegale dovranno versare per risarcire i cittadini Presilani.

Comitato Ambientale Presilano