Domani faccia a faccia tra gli “Invisibili” di San Giovanni e la Regione

Domani, giovedì 17 marzo una delegazione degli “Invisibili” di San Giovanni in Fiore (Cs), i circa trecento disoccupati che da settimane protestano davanti al municipio del comune calabrese, alle ore 11 incontrerà presso la prefettura di Cosenza l’assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano. Sarà presente il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro.

Gli altri manifestanti presidieranno Piazza 11 settembre, appena sotto la prefettura cosentina, in attesa di conoscere prospettive e misure specifiche della Regione Calabria.

Il docente universitario calabro-canadese Paolo De Marco, ideologo degli “Invisibili”, anticipa: «Ciò che più stupisce è l’incapacità della classe dirigente di progettare, soprattutto in territori così ricchi come l’altopiano silano. Abbiamo avanzato più proposte, per consentire al governo regionale di avviare un confronto sulle azioni per il lavoro, che ci auguriamo sia concreto e rapido. La precarietà come sistema è stata una scelta precisa dei vari governi nazionali, accettata in silenzio dalle amministrazioni periferiche».

«Non è più pensabile – prosegue De Marco – lasciare il popolo nell’indigenza e nella disperazione, in ossequio ai dettami di un’Europa costruita sulla speculazione finanziaria a danno delle comunità». «Da San Giovanni in Fiore – evidenzia l’accademico, già docente di Relazioni internazionali a Montreal – è partita una protesta civile che può avere grande seguito, non soltanto in Calabria, tesa a rovesciare il paradigma del realismo politico imposto agli italiani, che ha determinato rassegnazione diffusa e il grave aumento dei suicidi». «Nella situazione in cui ci troviamo urge – conclude De Marco – una riflessione politica molto profonda e la precisa assunzione delle responsabilità legate al governo della cosa pubblica. Bisogna iniziare un percorso pubblico radicalmente diverso, che riporti lo Stato alla sua funzione originaria di garanzia e tutela, ancora presente nella Costituzione repubblicana, aggredita da un potere illegittimo asservito alla finanza».