Eugenio, 29 anni: ucciso dalla malasanità

LA BASE COSENZA
Morire a 29 anni perché non c’è una barella adatta al trasporto del paziente da un ospedale all’altro, questo è quello che è capitato a Corigliano-Rossano.
È così che le istituzioni trattano la vita delle persone: si affidano al caso, ci lasciano sperare che arrivi un’ambulanza fornita e medicalizzata, ci costringono ad andare alla ricerca di amici o conoscenti che lavorano in ospedale per “metterci una buona parola”.
Ogni volta dobbiamo sperare che ci vada bene.
Questa volta, come tante altre volte, non è andata bene ed Eugenio è morto.
La verità è che alla classe politica regionale e nazionale non interessa la salute dei cittadini e delle cittadine. A chi governa non interessa garantire servizi affidabili e di qualità. È molto più conveniente privatizzare, costringere i pazienti e le pazienti a curarsi fuori regione, continuare a tagliere i fondi alla sanità pubblica.
Le nostre vite valgono, la nostra salute deve essere una priorità. Non possiamo e non vogliamo abituarci a tutto questo.