Ex Legnochimica, l’appello di Crocevia: “Non fateci respirare benzene”

L’estate è ormai alla porta è il rischio che si verifichino nuovamente i fenomeni di autocombustione delle vasche dell’area ex Legnochimica è elevatissimo.

Lo stiamo riferendo da mesi ma nessuno ci ascolta. Noi cittadini dell’area industriale di Rende, siamo lasciati soli al nostro destino che sicuramente non sarà roseo.

Non ci resta che rivolgere un ultimo appello al  Presidente della Commissione Ambiente della Regione Calabria Mimmo Bevacqua.

Lo invitiamo pubblicamente a recarsi presso la nostra sede di contrada Cancello Magdalone per discutere sulla questione. Lo accompagneremo personalmente sul posto a visitare il mostro in modo che si possa rendere conto della criticità della situazione e sostituire ad una amministrazione che, nonostante gli sforzi messi in campo, non riesce a trovare una soluzione per tutelare la salute dei cittadini.

Invitiamo il Presidente Bevacqua, alla lettura delle ultime analisi dell’ARPACAL i quali hanno evidenziato una certa criticità nei dati, proprio durante il fenomeno di autocombustione verificatosi l’anno scorso.

Chiediamo a gran voce di intervenire affinché sia garantito ai cittadini di respirare aria pulita e non sostanze tossiche come il BENZENE.

Non vogliamo suscitare allarmismo ma è scientificamente provato che brevi esposizioni di 5-10 minuti a livelli molto alti di benzene nell’aria (10000-20000 ppm) possono condurre alla morte.

Livelli di concentrazione più bassi (700-3000 ppm) possono causare giramenti, sonnolenza, aumento del battito cardiaco, tremori, confusione e perdita di coscienza. Concentrazioni minori ma più prolungate nel tempo possono alterare la memoria e certe capacità psichiche. Se inalato può portare alla Leucemia.

Speriamo che questo ennesimo appello non rimanga carta morta come gli altri.

Rende (CS), 17/05/2016

Associazione Ambientalista

           “CROCEVIA”