Gentile Direttore Carchidi,
desidero innanzitutto esprimerle la mia piena solidarietà per quanto accaduto nei giorni scorsi, sia in riferimento all’aggressione subita, sia per le ulteriori vicende che l’hanno coinvolta. In un contesto sociale in cui l’indifferenza e il silenzio sembrano aver preso il sopravvento, riconosco in lei una voce libera e coraggiosa, capace di esporsi con coerenza e determinazione. Ed è proprio per questo che la ammiro.
desidero innanzitutto esprimerle la mia piena solidarietà per quanto accaduto nei giorni scorsi, sia in riferimento all’aggressione subita, sia per le ulteriori vicende che l’hanno coinvolta. In un contesto sociale in cui l’indifferenza e il silenzio sembrano aver preso il sopravvento, riconosco in lei una voce libera e coraggiosa, capace di esporsi con coerenza e determinazione. Ed è proprio per questo che la ammiro.
Scrivo queste righe da cittadino calabrese, trentatreenne, profondamente amareggiato per l’ennesima occasione mancata: mi riferisco, in particolare, a un recente bando promosso da un Gruppo di Azione Locale (GAL), al quale, come molti altri, non ho potuto partecipare. Le modalità con cui tale avviso è stato strutturato appaiono, a mio avviso, fortemente discutibili, se non addirittura escludenti. Facendo alcune ricerche, ho scoperto che in passato lo stesso GAL era stato oggetto di un’inchiesta giornalistica, pubblicata dal Corriere della Calabria, nota come “Filiera familiare”. Alla luce di quanto accade oggi, è lecito domandarsi se quella stessa filiera sia mai stata realmente interrotta. Ho segnalato la questione ai vertici regionali, ma non so quale seguito verrà dato. Per questo motivo mi rivolgo a lei, nella speranza che possa contribuire a fare luce su vicende che mortificano il merito e alimentano il circuito, purtroppo ancora presente, del favoritismo e delle relazioni clientelari. La Calabria ha bisogno di trasparenza, di equità, di opportunità vere. E soprattutto ha bisogno di persone come lei, capaci di raccontare la verità senza paura, offrendo uno spiraglio di speranza a chi non si rassegna. I Fatti si sono verificati a Soveria Mannelli dalla pubblicazione della Manifestazione di Interesse da parte del GAL Dei Due Mari, emergono gravi perplessità sulla regolarità della procedura, che rischia di violare apertamente i principi fondamentali di concorrenza, trasparenza e imparzialità amministrativa.
Il bando, diffuso in data 11 aprile 2025, prevede la formazione di un elenco di esperti senior per “affidare incarichi di consulenza a supporto della Direzione”. Tuttavia, da fonti vicine al GAL, vi sarebbe l’intenzione di utilizzare questa procedura per selezionare una figura dirigenziale, senza ricorrere a un bando pubblico comparativo e trasparente come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 36/2023 – nuovo Codice dei Contratti Pubblici).
Si tratterebbe di una violazione palese del principio di concorrenza, con possibili profili di abuso d’ufficio e danno erariale: l’assenza di criteri oggettivi di valutazione, l’impostazione della short list con ampi margini di discrezionalità, e l’attribuzione dell’incarico “a insindacabile giudizio” del CdA, configurano un pericoloso scivolamento verso pratiche poco limpide.
Il Consiglio di Amministrazione del GAL Dei Due Mari:
- Francesco Esposito – Presidente
- Carmine Capellupo – Vice Presidente
- Santo Bonacci – Consigliere
- Francesco Fazio – Consigliere
- Pietro Hiram Guzzi – Consigliere
- Maria Grazia Milone – Consigliere
- Felice Maria Molinaro – Consigliere
- Raffaele Mostaccioli – Consigliere
- Francesco Sirianni – Consigliere
- Vincenzo Marino – Consigliere
- Tommaso Torchia – Consigliere
- Michele Chiodo – Consigliere
- Antonio Ventura – Consigliere
Francesco Esposito, attualmente presidente e figura centrale del GAL, è anche Responsabile del Procedimento di questa selezione. Ci si chiede con forza come sia possibile conciliare questo ruolo con l’imparzialità richiesta per una selezione pubblica. Una procedura che coinvolge direttamente un presidente come selezionatore — e potenzialmente beneficiario diretto o indiretto di decisioni — solleva inevitabili conflitti di interesse. Allego la manifestazione d’interesse e la domanda.
La struttura tecnica coinvolta:
- Maria Antonietta Sacco – Direttore e Responsabile del PAL
- Giuliana Cittadino – Responsabile Rendicontazione
- Federica Palermo – Segreteria
Senza una griglia comparativa trasparente, una commissione indipendente e una chiara separazione tra supporto tecnico e incarichi apicali, non si può parlare di evidenza pubblica, ma di una procedura formalmente aperta e sostanzialmente chiusa.
Chi tutela i fondi pubblici destinati allo sviluppo locale? Chi garantisce che incarichi delicati e ben retribuiti siano assegnati in base al merito e non alla prossimità politica o personale?
Un appello alle autorità competenti
Chiediamo che l’ANAC, la Regione Calabria e la Procura della Repubblica facciano chiarezza sull’effettiva destinazione di questo bando e verifichino la correttezza della procedura. In gioco non ci sono solo ruoli e incarichi, ma la fiducia della cittadinanza verso gli strumenti di sviluppo rurale e le modalità con cui vengono gestiti fondi europei e risorse pubbliche.
Il GAL Dei Due Mari deve essere un modello di partecipazione e legalità, non un laboratorio di opacità amministrativa.
Lettera firmata