Genova, il crollo del ponte. Di Maio e Toninelli: “Colpa di Autostrade: via i vertici e revoca concessione”

Duro attacco dei vertici del governo contro la società Autostrade, in merito allo stato di manutenzione del ponte crollato a Genova e dunque alle responsabilità della tragedia (le vittime sono salite a 37). «La revoca delle concessioni è il minimo che ci si possa aspettare», ha detto il vicepremier Matteo Salvini intervistato da Radio 24, dicendosi «assolutamente» d’accordo sulla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. «Nostro dovere sarà controllare tutte le opere pubbliche segnalate da sindaci e cittadini, e individuare i colpevoli di questo disastro che non resterà impunito».

Stamattina prima di lui, Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti, via Facebook era stato ancor più determinato: «I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato».

Toninelli ha aggiunto: «Sono passate nemmeno 24 ore dalla tragedia che ha colpito Genova, e come tutti noi ho ancora negli occhi quelle terribili immagini del crollo del ponte Morandi. Oggi sarò tra le macerie macchiate di sangue e provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari».
Sulla scia di quanto dichiarato da Salvini e Toninelli, si è espresso anche l’altro vicepremier Luigi Di Maio, ai microfoni di Radio Radicale, secondo il quale il crollo del ponte Morandi a Genova «si poteva evitare. Basta guardare le condizioni visibili a tutti di quel ponte per capire che la manutenzione non è stata fatta. Non è stata una fatalità. I responsabili hanno un nome e cognome, e sono Autostrade per l’italia. Per anni si è detto che fare gestire ai privati sarebbe stato meglio che farlo fare allo Stato. Oggi così abbiamo uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e non c’era niente che facesse immaginare il crollo. Autostrade doveva fare la manutenzione e non l’ha fatta. Incassa i pedaggi più alti d’Europa e paghe tasse bassissime peraltro in Lussemburgo. Bisogna ritirare le concessioni e far pagare le multe. Il ministro Toninelli ha già avviato le procedure per il ritiro della concessione e per comminare le multe. Se un privato non è in grado, le gestirà lo Stato». Di Maio ha poi aggiunto: «Attingeremo da fondi straordinari per assicurare la viabilità a Genova. Stiamo studiando tutte le possibilità per far funzionare subito la viabilità, perché così la città è spezzata in due».