Caos Serie B, la partita è ancora più aperta che mai

Il caos legato alla Serie B si arricchisce di una nuova ‘puntata’. Il Collegio di Garanzia del Coni, presieduto dall’ex Ministro degli Esteri Franco Frattini, ha infatti respinto immediatamente nella giornata di ieri – la sentenza era prevista per il 7 settembre, giorno del verdetto anche dei ricorsi di Catania e Novara – i ricorsi d’urgenza presentati ieri da Pro Vercelli e Ternana contro le delibere dalla Lega Serie B per il blocco dei ripescaggi – entrambe le squadre erano in procinto di essere riammesse in B – che ha portato invece alla compilazione di un calendario quasi inedito a 19 squadre.

Il campionato di Serie B inizierà ufficialmente venerdì 24 agosto con Brescia-Perugia ma la situazione è tutt’altro che definita: Catania, Novara, Pro Vercelli, Ternana e anche Siena guidano ormai il fronte dei ribelli in seguito alla decisione, da parte della FIGC, di ridurre il numero di squadre da 22 a 19. E anche l’Assocalciatori si è schierato contro tale decisione: la sensazione è che la partita è ancora più aperta che mai.

«Quel che è accaduto toglie a noi calciatori qualunque possibilità di dire la nostra in un sistema che fa acqua da tutte le parti. Non è possibile cambiare una legge cinque minuti prima della compilazione dei calendari per permettere a qualcuno di fare i propri interessi». Così Marco Chiosa, difensore del Novara, prende posizione sui social. Il suo commento è stato condiviso sulle proprie pagine da quasi tutti i compagni di squadra dopo il colpo di mano della Lega B con il varo del calendario escludendo ogni possibilità di ripescaggio cui ambivano sei società fra le quali il Novara. Una posizione condivisa anche dal capitano del Catania Marco Biagianti.

«Dobbiamo capire che, se vogliamo, noi abbiamo la possibilità di decidere  – aggiunge Chiosa nel post – . Dobbiamo pensare che quello che oggi deve subire ingiustamente qualcuno domani lo può subire qualcun altro. Una situazione come questa ha bisogno di una risposta dura se vogliamo dimostrare che contiamo qualcosa».