Gentile jr, scoppia il caso. Malumori nel PD, insorge il M5s

“Milano e la Lombardia vantano professionalità ed eccellenze in campo oncologico che ci invidiano a livello internazionale. Ma NCD e la Lorenzin hanno pensato bene di scegliere altrove e  di andare a pescare il discusso figlio del sottosegretario Gentile per il cda dell’Istituto Tumori di Milano. Il curriculum di Gentile parla da sé: dove sono le competenze richieste per ricoprire questo ruolo? Questa scelta é un grave errore che la Lombardia non si può accollare”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri in merito alla nomina di Andrea Gentile nel Consiglio d’amministrazione dell’Istituto Nazionale Tumori su indicazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

“Il governo Renzi in materia di lottizzazione non si fa mancare davvero nulla. Stavolta protagonista dell’ennesima nomina in odor di clientelismo è il ministro della Salute Lorenzin, nei cui confronti presenteremo un’interrogazione per chiederle i criteri e le ragioni di merito che l’hanno portata a scegliere proprio Andrea Gentile, figlio del sottosegretario e collega di partito Tonino Gentile, come rappresentante del suo dicastero nel Consiglio d’amministrazione dell’Istituto Nazionale Tumori. Una nomina che sarebbe risultata sospetta già di per sé e che lo diventa ancor di più alla luce del fatto che Andrea Gentile non vanta esperienze in campo sanitario, ad esclusione di incarichi di consulenza da parte della Asp di Cosenza”.

Lo affermano i parlamentari calabresi M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni e i membri della commissione Affari Sociali alla Camera e della commissione Sanità al Senato.

“Guarda caso poi, la sede dell’ Istituto Nazionale Tumori si trova a Milano, una delle roccaforti di Ncd. Il capoluogo lombardo è, tra l’altro, la città dalla quale Roberto Formigoni,  ex governatore della Regione e  collega di Gentile e Lorenzin in Area Popolare, ha gestito la sanità regionale per quasi un ventennio. Ovviamente non si registrano ancora reazioni da parte della Lega che, proprio in queste settimane, deve affrontare e chiarire i contorni dello scandalo tangenti che ha travolto, tra gli altri, l’assessore alla Sanità, Fabio Rizzi”.