Giorgia Meloni, una sovranista a sovranità limitata

Se fosse davvero una questione di sostanza politica, dovremmo preoccuparci, ma nel governo Meloni la sostanza politica non solo è quasi totalmente assente, e quel poco che c’è, è totalmente allineata con i poteri economici, finanziari e politici “esteri” che governano il nostro paese da settant’anni. La loro azione politica può sintetizzarsi in pochi punti: sei povero e non hai un lavoro? Caxxi tuoi! Sei malato e non hai le risorse economiche per curarti in una clinica privata perché la sanità pubblica non funziona? Caxxi tuoi! Hai un lavoro e non ce la fai lo stesso ad arrivare a fine mese? Caxxi tuoi! Non riesci a stare dietro alle spese dei tuoi figli per la scuola? Caxxi tuoi! Sei un povero ricco che non vuole più pagare tasse? Subito pronta l’esenzione!

Sei un povero imprenditore che è stanco di concedere diritti e paghe sindacali ai lavoratori, e hai bisogno di schiavi senza diritti per aumentare i già lucrosi guadagni? Non c’è problema, il lavoro sottopagato e a nero sarà presto legge di stato! Sei un povero ma grande evasore fiscale e devi allo stato milioni e milioni di euro, e questo non ti piace? Non ti preoccupare il “condono” è già dietro l’angolo! Hai bisogno di più impunità per i tuoi megagalattici intrallazzi? La legge puoi considerarla sempre dalla tua parte! Sei un ladro di gallina? Caxxi tuoi, la galera già ti aspetta!

Insomma il solito classico “ritornello” tipico del potere italico: una volta col culo sulla poltrona tutte le promesse fatte in campagna elettorale si sciolgono come neve al sole, e quello che rimane sono gli stronzi italici che li hanno votati. Basta guardare il governo Meloni per capire che di novità “politiche” non ce ne sono. È il solito governo alla “tarallucci e vino”, non importa se di destra o di sinistra, quello che conta è lucrare il più possibile a danno degli italiani. Il neonato governo Meloni il massimo che farà, giusto per accontentare qualche nostalgico, sarà prendersela con i poveri, i centri sociali, i migranti, e i “diversi”. Tutto il resto resterà uguale allo schifo che ha sempre regnato sovrano in tutti governi: oltre a curare agli interessi degli americani che vengono prima di tutto, il governo Meloni dovrà attenersi alle solite linee guida che ogni governo italiano deve assumere come imperativo categorico: garantire la continuazione della corruzione, degli intrallazzi, delle commistioni, delle connivenze, e del clientelismo. Non aspettatevi altro!

L’Italia è un paese a sovranità limitata, chi governa, destra o sinistra, fascisti o comunisti, non può prescindere dal fare gli interessi delle multinazionali e delle lobby finanziarie che hanno il “diritto di prelazione” su tutte le risorse economiche del nostro paese. La Meloni in 24 ore è diventata più atlantista di Draghi. La continuità con l’azione politica del precedente governo sta già “nell’agenda” della Meloni. Lei potrà occuparsi solo di “politica interna”, intesa come tutela degli amici degli amici a discapito del popolo italiano che dovrà continuare, come sempre, a pagare i danni prodotti dalla malapolitica. E fino a che accontenterà gli americani in tutto e per tutto, non ha nulla da temere… zio Silvio permettendo. Insomma, la Meloni è una sovranista (a nonna) a sovranità limitata.