Governo. Nessun incarico per Mario Occhiuto “attenzionato speciale”

Se non fosse successo quello che è successo tra zio Silvio e Giorgina Meloni, Mario Occhiuto avrebbe avuto qualche chance di occupare un posto nel sottogoverno che la destra si appresta a varare. Ma purtroppo per Mario, questa volta, il sottosegretariato se lo può scordare. Per la Meloni Mario resta uno dei traditori del Senato. E non può certo, da questa posizione, avanzare richieste. Tirare la corda non è il caso. E poi zio Silvio, conoscendo i fratelli Occhiuto, soliti al tradimento e alla diserzione, preferisce non affidargli ruoli di governo, non si fida di loro, meglio tenerli al guinzaglio.

Per Mario si profila un “mandato in sordina”, non può muoversi come vorrebbe in questo momento. È un attenzionato speciale. Le sue mosse (leggi intrallazzi) dovranno tutte passare al vaglio dei colonnelli della Meloni, che non ha nessuna intenzione di favorire i fratelli Occhiuto, almeno fino a che non avranno giurato fedeltà alla nuova paranza. Dovrà “lavorare” molto per ottenere il perdono della Meloni. E questo Mario lo ha capito benissimo, tant’è che è lui stesso a dire pubblicamente che non aspira a ricoprire ruoli di sottogoverno e che preferisce impegnarsi da senatore. Non vuole dare fastidio, e non vuole che qualcuno pensi che stia lavorando sottobanco per ottenere qualche incarico. Un messaggio chiaro ai colonnelli della Meloni: sono a vostra disposizione, ordinate e sarà eseguito. Il lecchinaggio, pratica che i fratelli Occhiuto professano da sempre, è appena iniziato.  E ci vorrà tanta lingua prima di ritornare nel giro degli intrallazzi… ma non c’è problema, a Mario la lingua non gli manca.