Guerra in Ucraina, 6° giorno. Colonna di mezzi militari russi lunga 60 km diretta a Kiev. Capitale sotto attacco

Un convoglio di mezzi militari russi lungo 60 km sta marciando verso la capitale dell’Ucraina Kiev, nel frattempo colpita dai bombardamenti. Gli abitanti si sono precipitati nei rifugi. Secondo i parlamentari ucraini dopo i negoziati al confine tra la Bielorussia e l’Ungheria gli attacchi aerei di Mosca sono ripresi in modo più pesante. La Casa Bianca sta monitorando la situazione, mentre aumentano le vittime civili del conflitto. E il sindaco di Kiev avverte: non possiamo resistere a lungo. Intanto nella Capitale e in altre città suonano le sirene d’allarme. E Kherson, nell’Ucraina meridionale, è quasi completamente circondata dalle truppe russe.

Kiev sotto attacco

Il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha detto che Kiev è sotto attacco e non può resistere a lungo. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker», ha aggiunto. «Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa – ha proseguito -. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro». Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l’Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. È il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».