Un convoglio di mezzi militari russi lungo 60 km sta marciando verso la capitale dell’Ucraina Kiev, nel frattempo colpita dai bombardamenti. Gli abitanti si sono precipitati nei rifugi. Secondo i parlamentari ucraini dopo i negoziati al confine tra la Bielorussia e l’Ungheria gli attacchi aerei di Mosca sono ripresi in modo più pesante. La Casa Bianca sta monitorando la situazione, mentre aumentano le vittime civili del conflitto. E il sindaco di Kiev avverte: non possiamo resistere a lungo. Intanto nella Capitale e in altre città suonano le sirene d’allarme. E Kherson, nell’Ucraina meridionale, è quasi completamente circondata dalle truppe russe.
Kiev sotto attacco
Il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko ha detto che Kiev è sotto attacco e non può resistere a lungo. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker», ha aggiunto. «Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa – ha proseguito -. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro». Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l’Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. È il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».