I palazzinari di Rende: 6 piani nel parcheggio dell’Hotel Executive e Barile ritira la candidatura

Dovendo tracciare la storia dello sviluppo edilizio di Rende non si può prescindere dal tratteggiare la figura di Raffaele De Rango. Da sempre fedelissimo della famiglia Principe, De Rango, insieme a Carlo Stellato, è stato ed è il punto forte degli interessi edilizi.

Raffaele De Rango
Raffaele De Rango

Ma, a differenza di Stellato, De Rango è il punto di riferimento degli interessi bancari connessi a quelli edilizi. E più di uno lo definisce il “re del mattone”.

Il buon Raffaele, del resto, guida un’avviatissima impresa edilizia e trova il tempo anche per fare il consigliere d’amministrazione alla Banca Popolare di Bari. In passato è stato anche consigliere regionale (lo scorso anno gli è scattato il vitalizio da 2.800 euro al mese), più volte vicesindaco e assessore al fianco di Sandro Principe a Rende e presidente di Confindustria Cosenza.

Insomma, una vera e propria “corazzata”. Costruita con grande pazienza a partire dai piccoli lotti arpionati a qualche sprovveduto erede e fatti fruttare al massimo. Ci sono rogiti notarili che comprovano il grande senso degli affari di “re” Raffaele De Rango: costo pagato bassissimo e guadagni senza limiti. E’ lui il vero alter ego di Sandro Principe. L’uomo d’affari astuto e dai mille tentacoli.

Anche di questo, però, non è ancora arrivato il momento di parlare. Solo un assaggio prima di verificare e approfondire.

Oggi invece vi raccontiamo un altro caso limite degli abusi edilizi della città d’oltre Campagnano.

Barile
Barile

Siamo nel 2008, nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Rende. Mimmo Barile è il candidato del centrodestra che cerca di contrastare la rielezione di Sandro Principe ma improvvisamente ritira la sua candidatura.

Barile è anche il titolare dell’Hotel Executive di Quattromiglia e la sua strana decisione arriva all’indomani di una riunione straordinaria nel corso della quale viene dato il via libera ad una variante al piano regolatore generale con la quale si rende edificabile il terreno adibito a parcheggio dell’albergo. Quanto basta per “convincere” Barile a togliersi di mezzo.

L’operazione, a quanto pare, è irregolare perché non rispetterebbe i parametri tra parcheggi e residenti ma tant’è.

Da sinistra: Piercarlo Chiappetta, Roberto Occhiuto, Carmine Potestio e Carmine Vizza
Da sinistra: Piercarlo Chiappetta, Roberto Occhiuto, Carmine Potestio e Carmine Vizza

A costruire il palazzo sono Piercarlo Chiappetta (cognato di Mario e Roberto Occhiuto), Attilio De Rango (cognato di Tonino Gatto, il re della Despar) e lo stesso Barile.

La concessione edilizia riguarda un palazzo di 3 piani ma i nostri eroi ne alzano ben sei e, per ovviare all’inconveniente, si fanno fare una “bonifica” per l’ultimo piano e poi a cascata ne beneficiano anche gli altri e il gioco è fatto.

E non è l’unica operazione illegale di questa torbida vicenda. Perché Mimmo Barile vende il terreno bypassando completamente l’assemblea dei soci della società proprietaria dando vita, di fatto, ad una finta vendita. Il fratello di Mimmo Barile, Ercole, denuncia il fatto alla procura di Cosenza ma la causa non va avanti e viene archiviata prima dal giudice Viteritti e poi dal giudice Greco. E il palazzone è ancora lì a fare pessima mostra di se.

Così vanno le cose nella città di Rende. E naturalmente non è finita qui.

3 – continua