Il Capodanno a Crotone con annessi e controannessi ci costa 2 milioni (all’anno)

IL CAPODANNO A CROTONE  CON ANNESSI E CONTROANNESSI CI COSTA CIRCA 2 MILIONI ALL’ANNO

Abbiamo atteso con grande trepidazione la conferenza stampa con Amadeus, i vertici Rai e il presidente Roberto Occhiuto per avere una risposta alle nostre 10 domande sui costi dell’ evento dell’anno e invece abbiamo avuto solo dei comizietti da parte della sponda istituzionale. Togliamo Amadeus che ha fatto il suo mestiere da bravo presentatore tirando fuori sempre i soliti luoghi comuni, non conoscevo la Calabria… terra bellissima… mare stupendo… accoglienza favolosa… eccetera, eccetera. Anche se vorremmo dirgli che pure ai tempi della sua adolescenza per attraversare la Calabria non ci si impegnava di certo tre giorni. Chissà che giri gli faceva fare il padre. Comunque nessuno a lui chiedeva di più e siamo certi che farà un grande spettacolo anche se il cast che ha messo su è un po’ raccogliticcio e soprattutto datato. Al confronto i concerti di Max Pezzali a Corigliano-Rossano, dei Boomdabash a Cassano e persino quello di Giorgia a Cosenza assurgono a una Woodstock (perdonate il paragone) calabrese.

Speravamo  che Roberto Occhiuto avrebbe rivelato i costi della convenzione con la Rai.com ma non ha avuto questo coraggio e ci ha informato solamente che l’accordo con la Rai prevede una serie di altri servizi: “Oltre a “L’anno che verrà” e il suo cast parastellare per “boomer”, «con la Rai sono previsti 50 spazi per promuovere le ricchezze di questa regione. Già i primi andati in onda in questi tre mesi hanno fatto entrare la Calabria nelle case di 50 milioni di italiani, e ce lo dicono i dati Auditel. Quindi grazie alla Rai che riesce a essere un’impresa sociale perché fa promozione del territorio ed è riuscita a promuovere molto bene questa straordinaria regione di cui sono onorato di essere il presidente”.

L’ha presa da lontano perché capisce bene che prima o poi i costi dell’operazione saranno resi pubblici. Quando lui parte per la tangente l’imbroglio è dietro l’angolo. Con le parole cerca di gabbarci e nascondere la realtà. Ma noi che indaghiamo in tutto il globo terracqueo possiamo dirvi che la convenzione con la Rai parte da un costo di 1 MILIONE E SETTECENTO MILA ALL’ANNO. Non sono numeri inventati da noi ma è la cifra fornita dalla Regione Calabria al quotidiano Domani nella giornata di ieri. Di seguito, il link https://www.editorialedomani.it/fatti/capodanno-rai-crotone-amadeus-cantanti-costi-regione-debito-a86g59ln

La giornalista Enrica Riera si chiede nella sua inchiesta: “quanto sarà stato stanziato per il Capodanno Rai? A fugare ogni dubbio è la stessa Regione che a Domani fa sapere che «il costo della convenzione è pari a 1,7 milioni all’anno per due anni» e che «il costo di ciascun Capodanno, all’interno del milione e 700 mila euro della convenzione annuale, è di circa 500 mila euro”. 

Sempre la Regione Calabria informa che «la convenzione comprende due edizioni del Capodanno Rai più cinquanta passaggi promozionali all’anno della Regione nelle più importanti trasmissioni televisive Rai: da luglio a oggi abbiamo avuto poco meno di 30 passaggi televisivi (Linea Verde, Uno Mattina, Ballando con le stelle, Geo…) con quasi 50 milioni di telespettatori coinvolti”.

Quindi già al Domani il refrain è quello usato oggi da Occhiuto. “Abbiamo speso tanto ma che volete già fino ad oggi  la Calabria è stata vista da 50 milioni di spettatori”. Considerate, per avere il quadro più o meno preciso delle cifre impegnate dalla Regione che 30 secondi di passaggio promozionale a Ballando sotto le stelle costano oltre 100 mila euro. Verrebbe da chiedere al presidente Occhiuto: come mai allora, se si toglie la notte del 31 dicembre, dal 1° gennaio quasi tutti gli hotels di Crotone ritornano liberi?  L’anno scorso a visitare il Palaghiaccio di Milano furono 250 mila persone e il turismo in Calabria è calato dell’1%, verrebbe da dire: speriamo che con 50 milioni di spettatori non perdiamo un 10%.

Ma torniamo a noi. Quindi la REGIONE CALABRIA AMMETTE CHE IL COSTO DELLA CONVENZIONE CON LA RAI CI COSTA 1 MILIONE E SETTECENTOMILA. Ma purtroppo non finisce qui perché a questo punto subentra l’altra convenzione, quella tra la Regione Calabria (tramite la Calabria Film Commission) e il Comune di Crotone. Scrive sempre il Domani che in base a questa convenzione risulta che “in base all’altra convenzione, quella tra Fondazione Calabria Film Commission e Comune di Crotone, emerge che l’amministrazione pitagorica «a fronte dei servizi resi non avrà oneri». La Fondazione, del resto, si impegna a trasferire al Comune di Crotone per gli aspetti organizzativi dell’appuntamento di fine mese 110 mila euro (il Comune ha chiesto al presidente della Giunta regionale «un ulteriore contribuito di 50 mila euro»)…”.

E allora abbiamo altri 160 mila euro dati o promessi dalla Regione Calabria al Comune di Crotone. Quindi arriviamo a quasi 1 MILIONE E NOVECENTO MILA EURO. E secondo noi non finisce qui. Già il Comune di Crotone per la sola sistemazione di Piazza Pitagora  avrebbe speso 150 mila euro. E c’è un altro dato preoccupante nella risposta data dalla Regione Calabria al quotidiano Domani perché si scrive che il solo evento Capodanno a Crotone incide per euro 500 mila. Quindi è da presumere che nel quantificare i costi non siano stati inseriti tutti i costi organizzativi dell’evento che saranno a carico della Regione Calabria tramite sempre la Film Commission. E precisamente, i costi di soggiorno delle maestranze, del personale, dei cantanti e dei collaboratori. 

L’anno scorso il Comune di Perugia ha dovuto garantire un bel numero di giorni di soggiorno gratuito al personale della Rai. E quest’anno? Così è facile riempire gli hotels e gridare al successo. Tanto paghiamo sempre noi. La Regione Calabria ha dovuto potenziare i collegamenti con bus con la Sila e altre località. Le Ferrovie dello Stato assicureranno da domani treni speciali per Crotone. E questi costi a carico di chi saranno? E il trasporto aereo o ferroviario o anche in auto per i cantanti e o dirigenti chi lo pagherà?  Anche queste non sono invenzioni nostre ma sono voci che nella convenzione con la Regione Umbria erano costi aggiuntivi a carico della Regione e/o del Comune.

Possiamo sbagliarci ma se l’anno scorso il Palaghiaccio a Milano ci è costato 2,6 milioni, quest’anno abbiamo l’impressione che ci andiamo vicini. In ogni caso i due milioni di euro li tocchiamo tranquillamente. Occhiù, invece di fare la “primadonna” perché non tiri fuori la convenzione e i dati completi? Ma la sensazione è che ancora non ti sono spuntati… gli attributi, nonostante l’età (classe di ferro 1969!).

La giornalista del Domani, visto che ci siamo, inizia il suo articolo raccontando anche i debiti accumulati nel 2011 da parte del suo predecessore Giuseppe Scopelliti, che portò a Reggio Calabria il grande evento “Miss Italia nel mondo”. Allora la spesa era di 305 mila euro, ma che volete che importasse di fronte a tutto il mondo che avrebbe visto in mondovisione le bellezze della Calabria? Milioni e milioni di spettatori sarebbero arrivati sulle rive dello Stretto… Poi il debito si raddoppio l’anno dopo con altri 360 mila euro «per la realizzazione di iniziative di comunicazione finalizzate alla valorizzazione e alla promozione del territorio…». Naturalmente ii turisti non si videro ma questo debituccio ce lo siamo portati avanti per 12 anni ed è stato saldato l’anno scorso forse anche in vista dell’accordone di quest’anno.

Scopelliti andò a casa, anzi… altrove, per merito della magistratura, ma l’andazzo promozionale non cambiò con i suoi successori di destra e sinistra. La musica è sempre la stessa. In fondo allora Roberto Occhiuto era un grande sostenitore della giunta Scopelliti e certamente da lui ne avrà preso per ego e megalomania. In fondo potremmo dire che l’allievo ha superato il maestro in capacità comunicativa e di sperpero del denaro pubblico. Purtroppo a spese del popolo calabrese che allora era entusiasta delle Miss che arrivarono da tutto il mondo e oggi è entusiasta di Amadeus, Malgioglio, dei Ricchi e Poveri e pure dei Cugini di Campagna! E noi calabresi paghiamo. Come sempre.