Il clan di Palla Palla. Soda, il braccio operativo di Adriana Toman

Di sicuro con tutto quello che deve trafficare, Palla Palla non ha il tempo di stare dietro a tutto e a tutti. A qualcuno deve delegare qualche intrallazzo. Non può fare tutto lui. Ecco perché Adriana ha deciso, dopo averlo visto così indaffarato, di dargli una mano. Anche perché gli amici da accontentare sono tanti. E la fila è lunga. Ma il volume di affari è talmente grande che l’aiuto non basta mai.

Oltre ad Adriana serve qualcun altro. Adriana e Mario hanno bisogno di qualcuno di fidato che segua tutto il “cartaceo” degli intrallazzi. Specie ad Adriana che in termini di saccheggio delle risorse pubbliche è meglio di un asso scogliatuttu.

Perché a lei, finita una ruberia, le piace farne subito un’altra. E’ una attiva, Mario ne va fiero. Anche perché sta mettendo un po’ di soldi da parte per la loro vecchiaia. Una brava compagna, amante, complice. Di sicuro complice.

Insomma, Adriana ha bisogno di qualcuno che in tutto questo le copra anche le spalle amministrativamente. Oltre ad aver bisogno di qualcuno che si occupi di accelerare le pratiche sue e degli amici. Uno spingitore di intrallazzi professionista. E chi meglio di un suo uomo fidato che si trascina (è il caso di dirlo) dai tempi della Provincia? L’ingegnere Giovanni Soda. Il braccio operativo di Adriana. Dietro ogni truffa di Adriana c’è sempre lui. E’ lui che scrive le “carte”. E’ lui che le cura la stesura dei progetti. E’ lui che le fornisce le primizie dove poter attingere  denaro. Perché lui è il primo a saperlo.

Palla Palla lo ha sempre piazzato dove può avere “libero accesso” ai finanziamenti, proprio per favorire se stesso e gli amici, oltre a conferirgli qualche incarico dentro a qualche organismo fittizio di controllo, per tenere sotto “osservazione” la parte burocratica.

Come nel caso della sua nomina alla Regione come responsabile dell’ufficio Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici. Roba da ridere per un anno. Cioè, l’ingegnere Soda, consulente esterno nominato da Palla Palla, zerbino dello stesso, nonché lecchino a vita di Adriana per quello che  ha fatto per lui, dovrebbe controllare le spese truffaldine dei suoi padroni? Ma per cortesia!

Secondo voi l’ingegnere si mette a controllare? Eppure dovrebbe essere così. Perché anche gli spettacoli, i festival, l’agricoltura, finanziati con denaro di tutti, fanno parte degli “investimenti pubblici”, dunque soggetti a verifica e controllo. Lavoro che deve svolgere l’ingegnere Soda. Voi capite che anche questa è una presa per il culo.

L’ingegnere Soda è da oltre un decennio alle dipendenze di Palla Palla, figuriamoci se denuncia gli imbrogli. E’ dai tempi della Provincia che Soda, nominato dirigente esterno del “Settore Programmazione ed Internazionalizzazione” (si occupava di tutto il denaro che arriva dall’Europa, la nuova frontiera del ladrocinio politico) cura gli intrallazzi di Palla Palla. Sono sodali e complici da tempo.

Per fare un esempio dell’importanza dell’ingegnere Soda: Soda sta a Palla Palla, come Potestio sta ad Occhiuto. Chiaro. Infatti ai tempi belli della Provincia, non che questi della Regione siano da meno, tutto passava da lui.

Dalla farsa di Transumanze fino alle serate nell’agriturismo di Adriana, sempre pagati da noi. Per non parlare di tutte le sagre, feste e festini. Oppure di questo o di quella pubblicazione. Di questo o di quel calendario. Soda/Adriana è una coppia affiatata da tempo. Sono esperti in furti ed inganni. Una banda di ladri che ha agito indisturbata per anni e che senza vergogna ha continuato a farlo anche in Regione. Ed il bello sapete qual è? Che per farci derubare da Adriana le paghiamo anche il consulente in truffe: l’ingegnere Soda.