Il M5s perde i pezzi. Lascia Monica Perri: “Coscarelli? Fa parte della casta della città”

Monica Perri, una giovane attivista del Movimento Cinque Stelle, qualche ora fa ha reso pubblica sulla pagina Fb del Meetup la sua decisione di abbandonare la lista per le prossime amministrative nella quale era inserita. 

Il motivo? Ma il candidato sindaco Coscarelli, che, a quanto pare, non piace proprio a nessuno… Basta guardare le sue frequentazioni… 

Ma ecco il testo della lettera di Monica Perri. 

Cari amici ed attivisti… purtroppo con grandissimo rammarico vi lascio, abbandono la lista ed anche il Meetup, per il momento.
So che ero già intervenuta… avevo già scritto per farvi conoscere i dubbi che avevo con la candidatura del sig. Coscarelli, dubbi che purtroppo sono rimasti, pur partecipando alle riunioni, pur avendo secondo il Meetup, avuto le risposte alle mie domande… Nonostante questo, questi giorni sono stati di grande turbamento e agitazione ripensando al fatto che realmente non siamo “ al di sopra ogni ragionevole dubbio..” e che non vedo alcuna trasparenza in quest’ultimo periodo tra di noi…perché?
Credo fermanente nei principi del movimento, quei principi che sono i miei… e credo fermamente che c’è bisogno di un candidato, di candidati del popolo, gente che viene se così si puo dire dal basso..con un gran cuore e grande altruismo, non c’è bisogno di gente che conosce i poteri forti..che fa parte di gruppi dei quali fanno parte la parte bene della città..parliamoci chiaramente la casta della città.
Per questo motivo con gran dispiacere lascio la lista. Che peccato, sarebbe stata una grande opportunità, per i cittadini finalmente, di governare, di dare il buon esempio, di lavorare per il collettivo… che peccato.
Senza alcun rancore, da parte mia, vi prego di rispettare e cercare di capire la mia decisione.
Un saluto a tutti
Monica Perri

Ne è seguito un ampio dibattito…

Scusatemi, continuo a leggere “il capolavoro di Morra”, “ha deciso Morra”. Ma il candidato sindaco e’ stato votato da Morra o dagli attivisti? No, perché, vedo sempre attacchi rivolti verso Nicola Morra che reputo privi di fondamenta anche perché dire che il candidato sindaco e’ stato “imposto da Morra” significa insultare l’intelligenza degli attivisti dato che sarebbero burattini pilotati. Siccome credo che ognuno di noi ragioni col proprio cervello, credo lo stesso anche per gli attivisti di Cosenza. Se poi Morra va in giro con una pistola puntata ad imporre candidati sarebbe una notizia. Ognuno si prenda le proprie responsabilità e, se e’ il caso, se ne ridiscuta.

Gabry Sangineto

Io mai ho detto questo. . chi lo dice forse è proprio perché non riesce a capire perché. Perché un sostenuto gruppo del meetup lo abbia accettato e votato perché il candidato, saputo poi certe cose, non ha fatto un passo indietro, perché il senatore Morra lo ha comunicato al movimento come un vanto e non come un handicap? Perché lo è… sono tante le cose non chiare da qui gli scontri..ovvio. Purtroppo gli scoop li hanno avuti serviti su un piatto. Ho cercato il chiarimento e non l’ho avuto, l’ho già detto… ho sentito voci, ho visto articoli e non sapevo nulla… mi sono dovuta informare io e arrivare ad una mia opinione che solo da poche ore sto scoprendo che è anche l’opinione di altri.

Monica Perri

A Crotone è successo qualcosa anche di peggio!!! Assurdo! questo non è il M5S! Sono soltanto elementi che devono essere allontanati!

Giuseppe Martino

Cara Monica, a Cosenza la politica langue. È in mano dei soliti che la gestiscono da anni ed hanno le mani ovunque. Peggio di una piovra. Non vorrei che il M5S a Cosenza, sia un “refugium peccatorum”. La massoneria è forte, anzi fortissima in questa stramaledetta città e gli intrecci con “poteri occulti” ci sono ad ogni livello. Il Movimento è integro, nel senso che chi ci crede è persona onesta. Ma è facile che sia preda da qualcuno senza scrupoli per carpire la buonafede dei pentastellati. Speriamo che ogni tuo dubbio venga fugato. Non solo per te ma per tutti i cittadini onesti e che hanno voglia di cambiamento in questa città.

Massimo Stefanizzi