Il piccolo Cocò conosceva i suoi assassini. I due arrestati sono già detenuti a Castrovillari

Il piccolo Cocò Campolongo conosceva i suoi assassini. E’ una delle ipotesi avanzata dai carabinieri, che oggi hanno arrestato due persone accusate di avere ucciso il bambino di tre anni insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna marocchina di lui a Cassano all’Ionio nel gennaio di quasi due anni fa. Si tratta di Cosimo Donato, 38 anni, e Faustino Campilongo, 39 anni, entrambi di Firmo.

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, il contesto in cui è maturato l’omicidio è quello del traffico di droga. Gli autori dell’efferato delitto frequentavano gli stessi ambienti di Iannicelli, da qui l’ipotesi che il nipotino li conoscesse bene e dunque la decisione di non risparmiarlo all’atroce fine a cui era destinato il nonno.

Inoltre, si è appreso che erano gia’ detenute le due persone accusate di avere eseguito materialmente, nel gennaio del 2014, a Cassano allo Jonio, l’omicidio del piccolo Coco’. A Cosimo Donato e Faustino Campilongo i carabinieri hanno notificato nel carcere di Castrovillari, dove sono ristretti, le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda.

I presunti assassini di Coco’ Campolongo erano gia’ detenuti perche’ arrestati per traffico di droga nel 2014 sempre dai carabinieri di Cosenza in un’indagine sulla “cosca degli zingari”.