La Calabria dice no alle trivelle col rap: nasce il pezzo “No Triv”

Smuovere le coscienze attraverso il rap. Nasce il pezzo “No Triv”, per contribuire attraverso la musica a questa battaglia per il nostro mare. Il messaggio è preciso: agire in maniera consapevole sull’imminente referendum sulle trivellazioni.

E la Calabria, in questo caso, affronta il tema attraverso l’hip hop.

“Crescere in Calabria significa che da quando sei nato
ti chiedi cosa in effetto sia questo famigerato concetto
che taluni altrove chiamano Stato…no triv2

In una regione che fate di tutto per rovinare, adesso
toccami tutto ma
non il mio mare…

Siedi in parlamento?
apriti un libro e studia
la tua economia che stermina non ci determina tornate negli inferni da cui siete venuti e lasciate questi lidi
quale trivella se hai ancora qualche rotella fatti un bel bagno a Roseto e sorridi
scrivi la legge per gli interessi dei politichesi, auguri con il dito medio da ‘sti Calabresi”.

Il pezzo, che è stato ideato e realizzato da Yared aka Southology (F. Bellizzi), per il testo e Mcing; Antonio Grande aka Tonypolo, per il video; Libberà, per la musica e Dj Kerò, per mix e mastering (grandi nomi nello scenario dell’hip hop che non hanno bisogno di presentazione alcuna); ha già ricevuto in meno di 24 ore circa 600 visualizzazioni.

‘Un ritorno del guaglione sulla traccia’, per difendere la nostra terra e tutelare le nostre risorse.

“Diffondete il messaggio – così scrive Southology – sempre il Bene al di sopra del male.

Questo è Hip Hop, il suono delle strade che scardina i pregiudizi e ribalta i troni dei potenti. Ricordiamogli che non ci piegheremo mai.

Quando accoglieremo la vera Rivoluzione, sarà una Rivoluzione tale che dopo di essa non ci troveremo a combattere un’altra volta.”

E la rivoluzione, oggi, inizia proprio dalle penne attraverso ciò che ascoltano le nostre orecchie e percepiscono le nostre menti…

V.M.