La farsa di San Giovanni in Fiore: adesso trovate l’intruso!

A San Giovanni in Fiore siamo alla barzelletta, ma non da adesso. Ormai da settimane i cittadini osservano allibiti quello che succede nelle stanze del Comune. Forse non conoscevano bene la Succurro, che è nata a San Giovanni ma ormai da anni vive a Cosenza, patria di massomafia, corruzione e malaffare e che non ha nessun problema a far entrare nelle stanze dei bottoni il suo penoso e parassita marito. Uno dei peggiori, un soggetto che si fa fatica a non prendere a male parole quando lo si incontra, anche per caso, in mezzo alla strada. Ma ormai – per fortuna di noi cosentini – dimora stabilmente a San Giovanni, dove finalmente hanno aperto gli occhi. Ieri il nostro articolo di denuncia rispetto a questo spudorato “comunista col culo degli altri” ha spopolato (http://www.iacchite.blog/san-giovanni-in-fiore-che-ci-fa-il-marito-della-sindaca-al-comune/) e dalla massa di commenti che ne sono derivati, abbiamo selezionato quelli che vì proponiamo in basso e che descrivono molto bene l’amarezza dei sangiovannesi. 

Fernanda Bilanzuoli
Solo in Italia può succedere che chi deve custodire, custodisca se stesso…
Se in un tempo particolare come quello che stiamo vivendo, durante il quale non è consentito ai cittadini l’accesso al Palazzo Comunale liberamente e durante il quale si preferisce tenere un consiglio comunale da remoto perché non si determinino nemmeno per sbaglio assembramenti rischiosi, il sindaco spieghi ai cittadini perplessi come mai consente ad un estraneo, benché suo, e solo suo, congiunto, non residente per giunta nel territorio, di accedere ed aggirarsi, ancora peggio, senza mascherina nel Palazzo e sedere nella stanza del presidente del consiglio! E spieghi come mai, a quanto dicono, il suo congiunto non fosse l’unico estraneo presente.

Giuseppina Spadafora
Prof… sbaglierò ma secondo me ha sbagliato la forma chi ha scritto al prefetto. Dovevano fare nome e cognome dell’’intruso poiché lo conoscevano il nome. Omettendolo hanno obbligato il prefetto ad agire come ha agito. Le cose o si fanno bene o non si fanno. Comunque, come giustamente dice qualcuno, li avete voluti? E mo abballative torna a tarantella! Si sapeva benissimo che sarebbe finita a puttane. E ancora!

Maria Concetta Loria
Ma dove caspita (per non dire altro) vogliamo andare ?
Ho dovuto rileggere più volte, pensavo di non aver capito, siamo alla commedia dell’assurdo: il sindaco, secondo disposizione del prefetto, deve indagare sulla presenza di suo marito, vale a dire dell’ormai risaputo sindaco FF, nella stanza del presidente del consiglio comunale, durante lo svolgimento del consiglio stesso, chiesto d’urgenza e finito, per volontà occulte dopo due ore senza mai essere iniziato. Lo farà sicuramente, non appena anche Cotticelli avrà finito di “indagare su se stesso”…
Gratteri, se ci sei batti un colpo.
Un appunto ai consiglieri infine va fatto: ma come vi viene in mente di fare chiarezza rivolgendovi alle istituzioni? In Italia bisogna chiamare “Striscia la notizia”, “Report”, “Chi l’ha visto?” e nelle situazioni più gravi e serie “Paperissima”…