La risposta di Cutro alle cosche, migliaia in corteo

CUTRO – “La gente vuole iniziare a liberarsi”. Sono le parole di un giovane imprenditore di Cutro, Antonio Gaetano che ha preso parte alla manifestazione contro la ndrangheta organizzata per esprimere solidarietà agli imprenditori che con coraggio hanno denunciato gli estortori facendoli arrestare. Oltre mille persone, soprattutto cutresi, hanno partecipato al corteo che era aperto da un significativo striscione: “Ndrangheta… Cutro è un’altra cosa”. Un messaggio importante nel paese simbolo della criminalità organizzata in Calabria che oggi mette alla porta i mafiosi.

“Questa gente che ruba il nostro futuro chiedendo il pizzo va schifata” – ha detto il sindaco di Cutro Antonio Ceraso  in prima fila al corteo insieme a tanti colleghi ed al presidente della Provincia, Sergio Ferrari. “La presenza di così tante persone è un segnale di cambiamento importante, una rivoluzione contro chi chiede mazzette perfino ai piccoli imprenditori. immaginiamo quale imprenditore possa venire a investire qui se non si smantella questo tessuto marcio”. Davvero forte l’immagine data dai cittadini di Cutro che in migliaia hanno svolto il corteo silenzioso. Le attività commerciali hanno abbassato le serrande ed esposto il cartello di partecipazione alla manifestazione voluta dal Comune.

“Questo risveglio lo stiamo promuovendo da sempre – ha detto il sindaco – ho detto da subito che in ogni processo contro la ndrangheta a Cutro mi sarei costituto parte civile perché Cutro non è ndrangheta. la ndrangheta non ha più casa qui. Ed oggi la mia gente che non ha paura di aver coraggio lo sta dimostrando. Sono orgoglioso di essere il loro sindaco”. Fonte: Il Crotonese