Lamezia, il Tar del Lazio annulla lo scioglimento del Comune

(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 22 FEB – Il Tar Lazio ha annullato lo scioglimento del Comune di Lamezia Terme deciso dal Governo nel 2017 per infiltrazioni mafiose. “Riscattato l’onore di una Città – scrive su Facebook l’ex sindaco Paolo Mascaro -.
Merito di una Magistratura che ha combattuto e combatte la criminalità debellandola e sconfiggendola, di una Comunità che ha contrastato e contrasta quotidianamente il malaffare, di tante donne e uomini liberi che dedicano e sacrificano, con coraggio e passione, la loro vita per il territorio che amano”.
Per i giudici, “gli atti gravati non sono riusciti ad evidenziare, per assenza di univocità e concretezza delle evidenze utilizzate, la ricorrenza di un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi, tale da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali in quanto tesa a favorire o a non contrastare la penetrazione della suddetta criminalità nell’apparato amministrativo”.

L’udienza era scaturita dopo che l’ex sindaco Paolo Mascaro insieme a Giuseppe Costanzo, Stefania Petronio, Angelo Simone Cicco, Elisa Gullo, Michelangelo Cardamone, allora nella giunta, hanno presentato ricorso allo scioglimento del consiglio comunale avvenuto nel novembre 2017.  La causa è stata discussa dagli avvocati dei ricorrenti, Dina Marasco e Pietro Palamara. Il Collegio, essendo l’istruzione completa, l’aveva trattenuta in decisione sino all’esito odierno.

L’amministrazione dovrebbe quindi in tempi rapidi fare un nuovo ingresso in via Perugini e attendere le mosse dell’Avvocatura di Stato. La stessa infatti, potrebbe decidere di ricorrere in appello al Consiglio di Stato, rendendo necessaria un’altra valutazione in attesa di quella definitiva, allungando ulteriormente i tempi.