L’eredità del re della moda, 25 anni dall’omicidio Versace
Perché Versace non era un semplice stilista. E’ stato un artista che ha influenzato generi e tendenze. Reggino di nascita, è nella sartoria di famiglia che cresce e sviluppa la sua creatività. La madre veste le più importanti famiglie di Reggio e Messina. Il talento è evidente, l’impulso è di andare a Milano e nella capitale della moda ben presto si accorgono di lui.
Pochi anni dopo fonda con il fratello Santo l’azienda che porterà il suo nome.
Un nome di rottura. Il suo è uno stile molto diverso dai canoni che dominano in quegli anni. Mixa generi e tessuti, miscela contaminazioni culturali. Introduce l’oro e lo fonde con pelle e seta. Porta sulle passerelle le più importanti top model dell’epoca: Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Linda Evangelista. Nel jet set è figura di primo piano. Con Lady D un legame profondo e sincero. Moriranno giovani, ironia della sorte, a 40 giorni di distanza, la stessa crudele estate.