Lettera aperta al generale Cotticelli, “protettore” della malasanità cosentina

Oggi il generale dei carabinieri (in pensione) nonché commissario della sanità calabrese Saverio Cotticelli è salito alla gogna mediatica dopo la terribile figura barbina che ha fatto ieri su Rai3 confessando candidamente di non essere a conoscenza (sic !) del fatto che doveva preparare un piano anti Covid per la Calabria. Ma è da mesi ormai che la gente e gli addetti ai lavori ne hanno “scoperto” l’assoluta incapacità ed inaffidabilità. Questa è una lettera aperta che abbiamo pubblicato appena due settimane fa e che oggi, inevitabilmente, ritorna di grande attualità. 

LETTERA APERTA A COTTICELLI, IL “PROTETTORE” DELLA MALASANITA’ COSENTINA

Egregio generale Cotticelli,

da giorni attendiamo il suo allontanamento dalla massima carica sanitaria regionale per manifesta incapacità e se non fosse per la divisa che ha indossato (quella dei carabinieri) probabilmente sarebbe stato già messo alla gogna.

Lei urla di complotti orditi da chi le rema contro, ma ad oggi non abbiamo ancora sentito i loro nomi né abbiamo potuto apprezzare sue azioni tese a salvaguardare la salute dei calabresi e il bilancio sanitario regionale.

Tutt’altro, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad uno sperpero di risorse economiche e alla salvaguardia di quei parassiti del sistema che abilmente con il loro fascino, o magari altro, riescono ad ammaliare i super manager mandati da Roma.

Esempio lampante sono le “gemelle Kessler” della sanità cosentina che da Verona e Bergamo sono venute ad insegnarci come si disamministrano le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere pur riuscendo però a percepire finanche i bonus legati agli obiettivi assegnati.

E così, la dottoressa Panizzoli, pur avendo presentato entro il termine prestabilito un atto aziendale errato e incompleto, oggetto anche di pesanti rilievi da parte del Dipartimento Tutela della Salute, tanto da costringere la stessa direzione dell’Azienda Ospedaliera a predisporre rettifiche e modifiche in almeno un paio di occasioni, è stata premiata con un bonus extra di 50 mila euro!!!

Sempre la dottoressa Panizzoli, inoltre, ha messo alla berlina capaci dirigenti dell’Ospedale di Cosenza arrivando persino a sollevarli dai loro incarichi per presunte illegittimità che neanche l’ufficio di disciplina aziendale ha mai riscontrato, tant’è che nessuna sanzione disciplinare è mai stata inflitta. Dirigenti mortificati, estromessi dai loro incarichi e dati in pasto all’opinione pubblica come fossero dei criminali. Ma la giustizia trionfa sempre e di queste vessazioni la Panizzoli e il direttore amministrativo dottoressa Coppola ne risponderanno personalmente nelle sedi opportune.

Simonetta Bettelini

Sul versante Asp, invece, abbiamo potuto assistere all’incompetenza della dottoressa Bettelini, che fidandosi ciecamente di una incapace Provveditore facente funzioni, che beneficia del prestigio del compagno direttore generale Asp a Napoli, ha recentemente sottoscritto un contratto per servizi di call center al doppio del prezzo praticato negli anni passati e che non garantisce neanche un dignitoso futuro lavorativo ai tanti operatori della precedente commessa. Per non parlare delle assurde chiusure dei reparti per carenza di medici, dei conflitti con le strutture private, della disorganizzazione negli uffici, del massiccio ricorso a consulenti e avvocati esterni, delle locazioni in favore dei privati.

Vede caro generale, sarà anche vera la storia dei detrattori che le remano contro, ma sono davvero tante le contestazioni che le si potrebbero rivolgere poiché complice di Commissari inviati da Roma per continuare a distruggere quel che è rimasto della sanità pubblica calabrese. Arrivederla e buon viaggio.