Lettere a Iacchite’: “Artigiani, la beffa del Cura Italia”

spett.le Redazione IACCHITE’

Sono un operaio di una piccola impresa artigiana CALABRESE insieme a mio PADRE da 35 anni Artigiano e titolare dell’azienda.
VI SCRIVO PER informare i cittadini della BEFFA attuata dallo stato a favore dei maestri del MADE in ITALY gli ARTIGIANI, in merito agli ammortizzatori sociali disposti nel decreto CURA ITALIA

ARTIGIANI cassa integrazione Cura Italia UNA BEFFA !!!!

Cassa Integrazione in deroga per gli Artigiani Italiani sta scattando il pagamento di una tassa extra.

L’INPS Con la circolare n°47 del 28/03/2020 sembra che abbia dato il monopolio di tutti gli ammortizzatori sociali per le imprese Artigiane in mano alla EBNA.

Per le imprese del settore che chiedono la cassa integrazione in deroga è richiesto l’obbligo di aderire al Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FSBA).

Un fondo di natura privatistica e contrattuale costituito dalle associazioni di categoria e dai sindacati ”CONFARTIGIANATO-CNA-CASAARTIGIANI-CLAAI-CGIL-CISL-UIL”.

La BEFFA sta nel fatto che lo stato ha erogato 80milioni di euro di soldi pubblici nelle casse dell’ente da destinare ai lavoratori del settore ARTIGIANATO ……attenzione … l’iscrizione al Fondo e all’ente non è mai stata obbligatoria, ora che siamo in piena emergenza lo sarà,.gli artigiani per avere i soldi pubblici versati dallo stato sono obbligati a pagare l’Ente bilaterale dell’artigianato per usufruire dei soldi pubblici destinati a loro.

Un non iscritto all’ EBNA “mai stato obbligatorio” che vuole accedere agli ammortizzatori previsti dal decreto “CURA ITALIA” è obbligato ad iscriversi all’Ente e regolarizzare la posizione pregressa di 36 mensilità nei confronti dell’Ente Bilaterale Artigianato e del Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigianato più la quota associativa per ogni lavoratore dipendente assunto all’interno dell’impresa artigiana.

Dimenticavo, non pagherà solo il dipendente la quota dello 0,6 % della retribuzione mensile destinata al sindacato infatti lo 0,15% lo pagherà anche il datore di lavoro, tutto questo entro il 25/04/2020.

Le associazioni che dovrebbero tutelare le aziende dell’artigianato ed i sindacati dei lavoratori approfittano delle loro necessità e di questa emergenza per chiedere soldi. questi ultimi sottratti dalle tasche di aziende, lavoratori ,nonni, padri e madri di famiglia, tutto con la complicità dello STATO INPS e Regioni .

Le imprese ARTIGIANE ITALIANE i MAESTRI DEL “Made In Italy” per accedere alla cassa integrazione, e poter usufruire dei soldi pubblici destinati a loro dovranno pagare migliaia di euro.

Una beffa firmata made in italy in un momento di emergenza .

Grazie per il lavoro che stato svolgendo .

DISTINTI SALUTI Carlo Alberto Guaglianone