Lettere a Iacchite’: “Asp Cosenza, continua il calvario per i dipendenti dell’appalto mensa degli ospedali”

Continua il calvario per i dipendenti dell’appalto mensa degli ospedali dell’Asp di Cosenza.
Nonostante finalmente dopo anni sia stata portata a termine la nuova gara d’appalto sul servizio mensa, preme ricordare che il servizio mensa è andato avanti in prorogatio, con la ditta Siarc per anni andando contro a qualsiasi principio di legalità, considerata anche la gestione farlocca e sconcertante della Siarc. Cucine al limite della legalità, cibo arrivato freddo ai pazienti, dipendenti che anticipavano i soldi per fare la spesa e portare avanti un servizio essenziale come questo.

Il calvario però per i dipendenti non è finito. La nuova ditta vincitrice dell’appalto, la Ladisa di Bari, un colosso della ristorazione, ha fatto sapere che non tutti i dipendenti potranno essere riassorbiti. Il motivo? La Siarc e di conseguenza anche l’Asp li ha sempre sfruttati nell’appalto di Paola e Cetraro ed ora non rientrano nella clausola di salvaguardia.

Praticamente dopo anni di lavoro sottopagato, sfruttati, maltrattati i lavoratori dell’appalto di Paola e Cetraro si ritrovano in mezzo alla strada. La Siarc, e la Albano sono la faccia di un sistema degli appalti in Calabria che fa acqua da tutte le parti. Sono imprenditori con i soldi pubblici. Il vero punto in questo caso è un altro: è possibile che un appalto così importante, come quello delle mense degli ospedali, non sia sotto il controllo serrato dell’Asp e delle istituzioni che dovrebbero garantire la tutela dei cittadini e dei lavoratori?

Lettera firmata