Lettere a Iacchite’: “Bisignano, nove gatti avvelenati: possiamo fare qualcosa?”

Questo non é un paese per giovani idealisti, e me ne sono reso conto molto tempo fa.
Viviamo in un’era in cui ciò che oggi accade, l’indomani é già nel dimenticatoio, vuoi per mancanza di perseveranza o per negligenza di chi di competenza. Ma io ci provo ugualmente. Vorrei porre l’attenzione sulla morte improvvisa di 9 gatti nella raggiante cittadina bisignanese.
La mattina del 9 luglio, nella traversa Vittorio Veneto, sono stati rinvenuti 5 gatti morti di cui un gatto in attesa. 
La sera del 9 luglio ne sono stati trovati altri due.
Il mattino seguente, giorno 10 luglio sono morti altri due gatti.

Causa? Molto verosimilmente avvelenamento, visti il modo ed i sintomi presenti alla morte di tutti i suddetti gatti.
Nel caso in cui a qualcuno sfuggisse, avvelenare un animale è un reato ai sensi dell’art. 544-bis e 544-ter del codice penale, cioè rispettivamente uccisione e maltrattamento di animali. Inoltre l’ art. 146 T.U. delle Leggi Sanitarie Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e
prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 516,46.
Se, in caso di avvelenamento anche solo sospetto, il sindaco non avesse ancora provveduto, così come previsto invece dall’Ordinanza Ministeriale, ad aprire un’indagine, a bonificare e tabellare l’area, a intensificare i controlli, lo si invita ad adottare i relativi provvedimenti di competenza il prima possibile.

In questi casi, la parola d’ordine é TEMPESTIVITÀ.

Denuncia presso la polizia municipale e segnalazione alla protezione animali sono stati effettuati giorno 9 luglio, al rinvenimento dei primi gatti morti.

Questa non é soltanto la mia battaglia, ma é quella di una comunità intera indignata dinnanzi a tanta inciviltà. Ho preso a cuore la vicenda come tanti altri e invito tutti ad unirsi e non lasciare che anche questo sia uno dei tanti avvenimenti successi e dimenticati. Noi cittadini abbiamo il diritto di farci sentire e voi, come nostri rappresentanti avete il DOVERE di ascoltarci e mobilitarvi. Ciò non deve valere solo per la suddetta vicenda, ma vuole essere un principio trascendentale.

Io voglio dare voce a chi non ce l’ha, voglio che chiunque abbia fatto ciò, non rimanga impunito, e voi?

Lettera firmata