Lettere a Iacchite’: “Bisignano tra Laqualunque, Suini e dolci ghiri”

Bisignano tra Laqualunque, Suini e dolci ghiri.

Nella cittadina di Bisignano, la campagna elettorale per le comunali del 3 e 4 Ottobre si è conclusa dopo settimane di schermaglie.
Prima di entrare nel merito dell’argomento, occorre fare un passo indietro partendo dal D.P.R. del 24 giugno 2021 quando, in seguito alle dimissioni rassegnate dal sindaco Francesco Lo Giudice il 25 maggio scorso, il Prefetto di Cosenza propose lo scioglimento del consiglio comunale disponendone, nel contempo, la sospensione con conseguente nomina del commissario straordinario.

Motivo per cui si torna nel seggio elettorale per esprimere la propria preferenza.
Quest’anno sul campo di battaglia troviamo ancora una volta 3 sfidanti: due dei quali già presenti durante la scorsa tornata elettorale, l’altra, invece, fa proprio quest’anno il suo primo ingresso nel mondo dei candidati a sindaco della città di Bisignano.
Tre candidati con idee e punti di vista completamente diversi ma tutti e tre accomunati (e qui quasi mi commuovo) dall’amore per il paese, dalla voglia di ripartire con tutta l’onestà che li caratterizza (avete riso, vero?) e dalla convinzione di riuscirci con la loro cara coscienza (e politica) pulita. Direi di partire con le presentazioni. Signore e signori, che lo spettacolo abbia inizio!

Non possiamo non partire dalla figlia di Umilicchio, il nostro caro Cetto.
Ebbene sì, anche quest’anno Stefania Bisignano è la capolista di “Solidarietà e partecipazione”, lista dell’ultimo minuto e per la quale ho nutrito io stesso un certo imbarazzo dopo aver letto alcuni nominativi dei candidati che hanno deciso di farsi avanti. Ma tralasciando questi particolari di minore importanza (beh, pensate quanto sia grave la questione se scelgo di mettere da parte spiacevoli discorsi di qualche incapace che un giorno potrà addirittura amministrare questo paese) la domanda che immagino sia sorta a tutti è : “Come mai Stefania ha fatto di tutto per candidarsi alle elezioni bisignanesi pur sapendo di avere una squadra poco ferrata?”.

Ci auguriamo che lo sappia (perlomeno). Le possibili risposte sono essenzialmente due:
la prima riguarda la spintarella da parte del padre Umile La Qualunq.. ehm, scusate.. Umile Bisignano che, dopo essere stato condannato in via definitiva per concussione, ha deciso di attuare un piano per restare attaccato alla poltrona, esattamente come nel 2017.

La seconda riguarda invece un orizzonte un po’ più allargato (che potrebbe comunque intrecciarsi al primo) e che riguarda invece le elezioni regionali. Perché, cari signori e signore, la carissima Stefania ha deciso di scendere in campo anche alle regionali (udite, udite!) con la Lega. Avete capito bene! Proprio al fianco di chi ha sempre definito i meridionali ignoranti e inferiori. E uscire proprio ora dallo scenario della politica bisignanese sarebbe stato un po’ svantaggioso.
Cara Stefania, esattamente qual è la ripartenza di cui tanto parli? Pensi basti leggere e rileggere i fogli con quel falso tono che ti ritrovi?

Francesco Fucile

Andiamo ora al secondo candidato a sindaco, Francesco Fucile (con “Bisignano futura”). Quasi una coincidenza che io lo abbia messo per secondo, non trovate?
Il caro Francesco penso le abbia studiate tutte prima di scendere in campo ancora una volta. Ebbene, miei cari spettatori, quest’anno l’ormai noto Francesco ha scelto di inserire nella propria lista anche due signori presenti nella precedente amministrazione e di uno, in particolare, nessuno riesce ancora a spiegarsi il motivo della ripresentazione dal momento che anziché far soffiare il vento del cambiamento, è riuscito a scatenare solo una grande tempesta.
Quindi, come ben avrete capito, dopo aver fatto qualche saltello tra centro, sinistra, centro, destra, casa e chiesa e vecchia Fattoria, il Fucile ha fatto fuori l’allor noto Cinghiale (A.A), per mettere nella propria lista il fattore Jones.
E chissà, Francesco, se almeno quest’anno con la coalizione di sinistra a cui hai dovuto ricorrere per forza maggiore mettendoci anche qualcuno di destra che a te non dispiace mai potrai salirlo quel gradino..

Presentiamo ora l’ultima candidata, Veronique Capalbo con la lista “Riparti Bisignano”.
Beh cari miei, ve l’ho già detto che partono tutti incendiari e fieri, no?
Ma è proprio qui che la trama si intreccia e anche, a quanto pare, le vite dei candidati. Veronique, oggi funzionario regionale, è stata infatti candidata durante la scorsa tornata elettorale nella lista di Francesco Fucile (l’allora “Insieme per il buon governo”,) che arrivò seconda.
Mossa da un senso di riscatto per la sconfitta quest’anno ha deciso di sfidare, andando contro tutto e forse un po’ tutti (così dicono dalla regia), il candidato Fucile rubando persino il suo aiutante preferito (il Cinghiale), che aveva a sua volta anche affiancato l’indimenticabile Laqualunque nel 2006 . Se ben ricordate, proprio quell’anno Umilicchio si insediò nel comune di Bisignano (per poi restarci 11 anni) ma forse non tutti ricordano che, sempre quell’anno, una terza lista “Unione civile democratica” (di cui faceva parte anche un intimo familiare della candidata a sindaco) saltò all’ultimo minuto poiché 48 firme su 143 non risultavano autenticate nei modi prescritti dalla normativa.
E lì ovviamente i candidati della lista annullata e i loro sostenitori dovettero scegliere una parte da cui stare.

Perché a quanto pare ogni tanto anche il vento traballante si ferma!!
E ora la Capalbo è prontissima a ripartire con questa lista piena di portatori di voti (astuta, vero?). Proprio qualche giorno fa ha alzato la voce contro le tariffe degli scuolabus (solo adesso sceglie di prendere una posizione) affermando di essere “tra la gente e per i cittadini”. Cara signora Capalbo, non l’abbiamo mai vista. Com’è stato questo dolce risveglio dal letargo? Tra la gente? Ma sì. Facile esserlo in campagna elettorale!

Cari spettatori, la presentazione si conclude qui.
Siamo in tanti ad avere serie intenzioni di non scendere a votare se lo scenario, ancora una volta, si ripete, se i volti della politica bisignanese non cambiano.
E i volti non si cambiano inserendo nelle liste persone prive di nozioni e di esperienza che non sanno neppure a cosa stanno andando incontro.
Bisignano non riparte se continuate a mettere nelle vostre liste il marcio più totale solo per accaparrare qualche voto.
Perché? Mi chiedo.
Perché vi professate tutti paladini di giustizia e poi andate a recuperare sempre la stessa spazzatura?

Lettera firmata