Lettere a Iacchite’: “Call center, non solo Abramo: per fortuna c’è anche gente seria”

Ciao,

ho letto l’articolo sui call center ed era ottimo, complimenti per la spiegazione, ma se posso permettermi, vorrei correggere alcune cose su Abramo (http://www.iacchite.com/la-capitale-dei-call-center-non-rende-linchiesta-sul-campo-del-venerdi-repubblica/).

Il call center Abramo ha fatto l’ultima tournée di assunzioni a tempo indeterminato circa 6 anni fa, da quel momento in poi solo sfruttamento: contratti da un mese rinnovabili, ferie pagate ma non godute perché come fai ad assentarti, per non parlare degli outbound che se riescono a fare tanti contratti gli decurtano lo stipendio dicendo che ci sono sempre trattenute…

Stiamo parlando, dunque, di una sorta di dittatura per far campare questa gentaglia e ti scrive uno che ha vissuto e subito queste angherie, fino a quando un bel giorno mi sono ribellato: ho denunciato quello che dovevo denunciare e me ne sono andato, facendo anche causa sindacale… Conclusione? Mi hanno dato – come si dice a Cosenza – nu ciciaru e na fava cioè 1000€ sui 4000€ che mi dovevano dare ma non fa niente…

Mi rivolgo ad un’altra azienda di call center, la Covisian spa, dove ho fatto il colloquio e subito sono stato preso, stage di 6 mesi e apprendistato di 3 anni trasformatosi a tempo indeterminato, con lo straordinario, il festivo e il notturno che vengono pagati a norma di legge e per qualunque bisogno l’azienda è sempre disponibile verso il lavoratore. Insomma, na Merica per essere a Rende e tanti come me hanno il tempo indeterminato – oltre 700 – e i “determinati” sono solo i nuovi entrati che appena finiranno l’apprendistato avranno anche loro il contratto a tempo indeterminato in base al profitto. Quindi, si lavuri nessunu te caccia. Direi allora che queste belle realtà vanno pubblicizzate, visto il letame che c’è in giro. Scusate lo sfogo, ma quando leggo Abramo è come leggere Ferrovia della Calabria e Palla Palla..!

Lettera firmata