Lettere a Iacchite’: “Catanzaro. Perché nessuno ha parlato della morte di un giovane tossicodipendente al Centro di Solidarietà?”

Gentile direttore,

le scrivo a nome di chi non ha Santi nei vari paradisi, né la fortuna di riuscire a costringere la stampa e le varie autorità giudiziarie a non raccontare quello che potrebbe accadere nelle varie associazioni territoriali.

E così capita che mentre per l’episodio della donna 97 enne investita nella casa di riposo “Carità e Amore” di San Pietro Apostolo è stato sbattuto in prima pagina il nome della proprietaria, signora Mazza, senza pensare alle ricadute psicologiche e d’immagine che questo avrebbe comportato, con le conseguenti decisioni dell’autorità giudiziaria di effettuare test di alcol e droga, paventando anche l’accusa di omicidio stradale, niente è trapelato sulla stampa, di quello che nel mese di gennaio è accaduto al Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro, dove è stato trovato morto un ragazzo tossicodipendente nel bagno, per una strana overdose di metadone. 

Sul posto si sono recati tutti gli organi giudiziari che una situazione del genere richiama, al ragazzo è stata effettuata l’autopsia, la povera famiglia è stata messa a tacere, ma il tutto è stato silenziato dalle amicizie altolocate di una Chiesa napoletana e catanzarese potentissima che sa ben muovere i suoi fili quando vuole e da una politica massonica, che ha sapientemente creato una cortina di protezione intorno ad un episodio che, se sulla stampa avesse avuto la risonanza che meritava, avrebbe costretto la magistratura ad indagare rispetto alle responsabilità che hanno causato il grave episodio. E invece, nonostante tutte le domande che la dinamica del fatto avrebbe potuto sollevare, la stampa, la polizia e la magistratura hanno considerato la morte di questo ragazzo come polvere sporca da nascondere sotto un tappeto.

Chissà, magari indagando avrebbero potuto scoprire anche quello che si tenta di ben nascondere per non far crollare un castello di vecchio e oramai fragile cristallo.

Lettera firmata